“Foggia è l’unica realtà in Italia dove c’è mafia ma non c’è un solo pentito di mafia”. Duro intervento del Segretario Generale Provinciale di Ugl Polizia di Stato Foggia, Giovanni Consalvi intervenuto al Congresso nazionale di Roma. Al centro della questione la visita della Commissione Antimafia nel capoluogo dauno pochi mesi fa. “Commissione che ha rilevato uno scarso numero di denunce da parte degli imprenditori vittime delle estorsioni. Dopo che la criminalità foggiana è tornata a farsi sentire, per i foggiani, la venuta nella nostra città, della Commissione Antimafia e le parole dette in quell’occasione, per molti sono sembrate solo un’ulteriore presa per i fondelli e, purtroppo, non si sono sbagliati, perché lo Stato alle parole non fa seguire i fatti.
Sono stati richiesti uomini, mezzi e soprattutto leggi finalizzate al contrasto alla criminalità, affinché i suoi esponenti finissero e rimanessero in galera, in assenza di premi, sconti di pena e indulti vari. Al di là dei consueti proclami che ci ricordano che dove c’è la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta i commercianti devono associarsi alle Associazione Antiracket, e che bisogna denunciare e non essere omertosi, chi per primo deve dare prova della presenza dello Stato è lo Stato stesso, è il Governo.
A nulla servono le “passerelle” dei rappresentati politici locali, regionali o di governo se poi, tornati nelle loro sedi, seduti sulle loro poltrone, restano soddisfatti solo della visibilità ottenuta. Se il governo non ha il coraggio e la volontà di investire nella sicurezza e di effettuare tagli dove realmente ci sono gli sprechi, non solo a Foggia ma in tutta Italia, non si ristabilirà la legalità e la ripresa sociale ed economica, ma si andrà incontro ad un ulteriore e continuo decadimento delle nostre città e crescerà sempre di più la sfiducia nello Stato”.
Un’estrema sintesi per far capire che non servono soluzioni “tampone” adottate sull’onda mediatica o con il giungere della Commissione Antimafia che raccoglie sì dati ma non porta soluzioni. “La situazione – dice Consalvi – impone immediati e coordinati interventi organizzativi e di finanziamento delle Forze di Polizia; occorre che vengano banditi nuovi concorsi per l’assunzione di forze giovani affinché cali l’età media, oggi attestata sui 47/48 anni; non si può più pensare che con la sola buona volontà di noi tutti e con lo spirito di abnegazione si possa contrastare un così alto e diffuso livello criminale. E’ ora di dire basta agli sprechi e ai tagli insensati alle forze dell’ordine e al comparto sicurezza, alla chiusura di presidi di Polizia sul territorio e con esponenti della classe politica che, in cerca di consensi e visibilità, non perdono occasione per gettare fango sui servitori dello Stato. Di tal guisa i risultati che si ottengono sono esattamente il contrario di ciò che i cittadini e la collettività richiedono”.
Secondo l’Ugl Polizia, “il Governo ha piena responsabilità di tutto questo e invece di trasmettere “più sicurezza e meno paura”, non solo glissa sul problema ma attua politiche in senso opposto. Il sindacato deve avere una funzione consultiva e propositiva perché di mezzo c’è la vita dei poliziotti, dei cittadini; la sicurezza è un concetto superiore, supremo oserei dire; essa, infatti, è in equazione con lo sviluppo economico; chi investirebbe in un territorio martoriato da una criminalità diffusa, da taglieggiamenti, da rapine e bombe quotidiane?”
Il sindacato Ugl Polizia, in questo si sta impegnando da anni, ottenendo in controtendenza con le altre sigle sindacali, ottimi risultati tanto che negli ultimi 4 anni ha registrato un costante crescendo di iscritti merito di tutte le segreterie, Foggia per esempio, nell’ultimo anno ha triplicato i suoi iscritti. “Adesso chiediamo con forza al Governo l’impiego di maggiori risorse finanziarie; è ora di mettere fine alle questue per poter far circolare un’autovettura in servizio di Polizia, per reperire carta ecc.. Chi o cosa si aspetta? E’ ora di aprire gli occhi senza mai più richiuderli. La nostra vera “paura” è che chi ha il compito di provvedere si finga sordo e cieco, ma forse lo sta già facendo”.
Poi Consalvi conclude: “Il Governo ed il Parlamento compiano atti concreti per la lotta alla criminalità, a tutti i livelli, restituiscano alle forze dell’ordine quel prestigio e quell’onore e quella dignità di una volta, solo così i cittadini ritorneranno ad avere fiducia nello Stato e nelle Istituzioni e saranno incoraggiati a denunciare, solo così ci sarà più sicurezza e meno paura”.