Cittadinanza e gruppi consiliari invitati. Ma alle 20,30 circa persino la rappresentativa della “Coalizione del Cambiamento” sembrava assai esigua per dimostrare compattezza e manifestare solidarietà a Carlo Dercole, a capo del movimento giovanile “Ricambio generazionale”, a sostegno della candidatura a sindaco di Franco Metta per le prossime amministrative. L’affluenza non ha dato ragione alla cautela del nastro apposto dai vigili per sbarrare la strada di accesso a piazza Primo Maggio. Ci si aspettava una prova di muscoli del fronte cicognino chiamato a raccolta ieri sera per disapprovare pubblicamente quello che è stato ritenuto un “chiaro atto intimidatorio” ai danni del venticinquenne candidato consigliere, la cui auto, derubata degli pneumatici, due giorni fa è stata adagiata su quattro tufi nel cortile del condominio in cui risiede.
“Hanno paura del cambiamento, hanno paura del nuovo. Questo è il messaggio”. Lo ha ribadito al microfono in piazza ieri sera, al cospetto di pochi amici. Per lui il gesto è riconducibile alla competizione elettorale. Non ritiene possa confluire nella lista degli atti predatori in continua escalation nel territorio o degli episodi di vandalismo. “Se fai qualcosa è per guadagnarci. Sono più i soldi che mi hanno lasciato, con il cric e le chiavi inglesi abbandonate, che quelli recuperati con le gomme rubate. Per me ha un significato preciso: quella macchina da’ fastidio in giro”.
Da quattro giorni gli adesivi sui fianchi ne avevano fatto strumento di marketing elettorale. E questo particolare non è da sottovalutare, per lui come per l’avvocato a capo della Coalizione in cui è candidato. “Il gesto non può essere sottovalutato, perché è mirato direttamente a un esponente della coalizione, ad un candidato che si stava segnalando particolarmente per il suo attivismo, per la sua capacità di interessare le persone, girare nei quartieri; promotore per la prima volta nella storia di Cerignola di una lista giovane”.
Non ammette altre ipotesi Franco Metta. Si tratta di “uno sfregio intimidatorio, rispetto al quale -dichiara- la risposta nostra è ferma”. “Registro -prosegue- che nessuna forza politica ha espresso ufficialmente solidarietà a Carlo Dercole. E questo mi convince ancora di più che questo non sia un gesto che nasce isolato, perché di fronte a un gesto del genere tutti avrebbero dovuto esprimere disapprovazione e solidarietà. Mi dispiace che qualche sparuto gruppetto di onanisti sfrenati sul web abbia commentato in maniera inaccettabile questa cosa. Non abbiamo strumentalizzato niente; abbiamo subito un’aggressione e abbiamo risposto in maniera civile e democratica. Ci si nasconde dietro il pretesto che sia un gesto di vandalismo comune a Cerignola. Non è così”.
Sul profilo Facebook del giovane Dercole in tanti hanno espresso solidarietà per quanto accaduto. E altrettanti, attraverso i canali social, hanno preso le distanze da tale lettura dei fatti, ritenuta strumentalizzante. A cominciare dal segretario piddino, candidato sindaco per il centrosinistra,Tommaso Sgarro che in una stampa riferiva, da residente del rione Fornaci, lo stesso di Dercole, la regolarità di episodi simili in quel quartiere periferico. “A mia suocera (che ha il cortile attiguo a quello dove è stato compiuto l’atto vandalico) hanno tentato di rubare la macchina. È questo un atto vandalico a sfondo politico?”, scriveva ieri, etichettando come “vergognoso” il tentativo di strumentalizzazione politica dell’accaduto. E oggi aggiorna la notizia con un post sarcastico sull’avvenuto furto.
Chi pubblicamente, chi privatamente, qualche esponente politico ha fatto giungere a Dercole la sua personale solidarietà. “Mi ha telefonato questa mattina Michele Longo -riferiva ieri-, manifestandomi la sua solidarietà e prendendo le distanze da quello che ha scritto, non so se chiamarlo il suo candidato sindaco, Tommaso Sgarro. Fabrizio Tatarella mi ha dedicato un post su Facebook, Onofrio Bombino anche, Michele Allamprese mi ha scritto un messaggio su WhatsApp, e ho ricevuto molte manifestazioni di solidarietà sul web. Non voglio fare campagna elettorale su questa cosa; l’ho iniziata due anni fa girando quartieri tenendo comizi, facendomi conoscere”. Riscontrando, la sua sensazione, accoglienza e considerazione per il progetto che porta avanti e seminando il timore negli avversari, a giudicare, a suo dire, dalle offese personali e commenti insultanti nei suoi confronti e degli altri ragazzi del gruppo. “Ho visto la città tappezzata di 6X3 del candidato Sgarro da Natale e nessuno ha detto nulla. Noi abbiamo messo dei totem che costano 30euro per due settimane e perfino chi neanche conosco ha mosso critiche”.