Il progetto “Mercurio” sbarca a Foggia. Gli uomini della questura lo hanno presentato stamattina a margine dell’incontro sulla costituzione del Nucleo investigativo antiracket. Con “Mercurio”, le autovetture adibite ai servizi di controllo del territorio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura foggiana e dei Commissariati distaccati di Manfredonia, Cerignola, San Severo e Lucera, sono state dotate di una nuova apparecchiatura denominata “Sistema Mercurio”, in grado di offrire tecnologie applicate alle attività di prevenzione e pronto intervento.
Queste tecnologie incrementano in maniera esponenziale l’efficacia dell’azione di prevenzione, elevando le condizioni di sicurezza degli operatori di polizia. “Mercurio”, finanziato con i fondi del Programma Operativo Nazionale (P.O.N.) Obiettivo Sicurezza, interessa le regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Complessivamente 700 le vetture interessate.
Il sistema consente il controllo automatizzato dei veicoli. In pratica, la lettura ed il controllo delle targhe in banca dati avvengono nel corso delle attività di perlustrazione, con acquisizione diretta del dato attraverso la telecamera di bordo. L’attivazione di un allarme per veicolo rubato/sospetto, a differenza delle metodiche tradizionali che pur conservano la loro utilità, consente alla pattuglia di procedere immediatamente al controllo della vettura inquadrata dalla telecamera. Tale funzionalità consentirà di contrastare in modo significativo il fenomeno dei furti di auto. Gli operatori dovranno effettuare ordinaria attività di osservazione, prestando attenzione agli allarmi sonori inviati dal sistema. L’invio di filmati “dal vivo” in Sala Operativa consente, ad esempio, durante l’inseguimento di una vettura, di determinarne immediatamente posizione, direzione e tipo del veicolo inseguito, pattuglia che sta intervenendo e la volante più vicina per un intervento in ausilio.
Con “Mercurio” si potranno filmare e condividere scene di eventi calamitosi, di ordine e soccorso pubblico. Il tutto con comunicazioni radio ridotte e rapide.
“Fotografie di persone sospettate o da ricercare – spiegano gli uomini delle Volanti – possono essere inviate in tempo reale a tutte le pattuglie. Lo stesso dicasi per le persone scomparse. Infine, il sistema memorizza tutti i dati riguardanti le attività (filmati, foto, targhe lette….) su un’unica unità centralizzata; dati utili sia a fini documentali che di sviluppo di attività d’indagine”.
Infine, il nuovo sistema permette alle pattuglie sul territorio di effettuare in autonomia, mediante accesso diretto in banca dati S.D.I., il controllo a persone e veicoli. Tale applicazione consente di aumentare il numero dei controlli che potranno essere effettuati in contemporanea da più equipaggi e di ridurre i tempi di attesa per gli stessi soggetti sottoposti a controllo.