L’avvocato foggiano Michele Vaira ha partecipato al 65° Meeting dell’American Academy of Forensic Sciences ad Orlando in Florida, del quale è membro effettivo, unico legale italiano. L’Accademia, che conta circa tremila membri provenienti da oltre 30 paesi, riunisce i maggiori esperti di scienze forensi, nelle discipline della medicina legale, archeologia forense, criminalistica, ingegneria, genetica, giurisprudenza. Nell’ambito di quest’ultimo settore, Vaira, per il terzo anno consecutivo, è stato scelto come relatore, ed ha illustrato, in ottica comparatistica con gli Stati Uniti, la disciplina degli accertamenti tecnici non ripetibili nell’ordinamento italiano. “È sempre motivo di soddisfazione rappresentare, da italiano, la mia professione in un contesto, come quello dell’Academy, così prestigioso – commenta l’avvocato foggiano -. Mentre l’anno scorso, a Seattle (città di Amanda Knox ed in sua presenza), ho dovuto cercare di spiegare il processo a carico della giovane americana e di Raffaele Sollecito, sul quale i colleghi americani manifestavano più di qualche (giustificata) perplessità – per loro sono inconcepibili ulteriori gradi di giudizio dopo un’assoluzione – quest’anno ho potuto, con orgoglio, “vantare” uno strumento processuale italiano – sconosciuto negli USA – che offre particolari garanzie all’indagato durante la fase delle indagini. Un argomento che ha avuto molto effetto sui Giudici americani presenti in sala, e che negli USA sono il vero “diritto vivente”.