Gemellaggio Foggia-Verona, nella differenza di classifiche sulla qualità della vita e capacità del sistema produttivo di “reagire alla criminalità”. L’hashtag che ha pubblicizzato l’incontro è #legalitàcontagiosa. Il sindaco di Verona Flavio Tosi ha incontrato le istituzioni e le imprese della città e spiegato il progetto politico che la Fondazione ‘Ricostruiamo il paese’ porta avanti. Si chiamano “fari” i punti di riferimento nazionali del leghista sbarcato al sud riempiendo la sala della biblioteca provinciale fra uno stuolo di amministratori (il sindaco Landella, il presidente del Consiglio Miranda, i rappresentati del mondo produttivo, da Rotice a Porreca). “Abbiamo molti assessori e consiglieri comunali pugliesi al comune di Verona, tanti che si sono trasferiti da noi per lavoro”, insomma un pezzo di Puglia da anni e già lì.
Tosi: “Il centrodestra inciucia con il centrosinistra”
“La fondazione nasce un anno fa quando la Lega è scesa al sud. Sono stato il primo a dare un messaggio di unità nazionale, cosa ovvia per un sindaco ma allora il resto della Lega la pensava diversamente”. Plauso a Raffaele Fitto, la sua sponda meridionale, e alla “sua battaglia coraggiosa: non è facile confrontarsi con i propri leader. Il centrodestra non esiste più, non ha saputo cambiare e fa il gioco del centrosinistra a cui continua ad andare in soccorso in una logica di inciucio. In un paese normale centrodestra e centrosinistra sono due cose distinte”. Chiede le primarie perché con questa nuova legge elettorale si dovrà creare una lista unica e “un tavolo che riunisca Salvini, Berlusconi e Alfano per decidere un leader. Ma lo vedo difficile”. Se si andasse a votare ora? “Vincerebbe Renzi perché dall’altra parte non c’è nulla”. E’ sceso al sud per ascoltare i territori. “Il problema vero è che il centrodestra ha carenza di classe politica, serve un forte cambiamento”. Il sindaco, che di recente ha proposto il registro delle unioni civili contestato subito da Salvini, del suo collega non parla. Alla domanda su un eventuale incrocio del suo impegno con quello del collega di partito risponde: “Lui ha esportato la Lega al sud, i nostri percorsi sono paralleli”.
Miranda e Landella: “Foggia reagisce”
Legalità, criminalità, lotta contro il racket. L’amministrazione guidata da Landella prende spunto dalla fiaccolata del venerdì precedente per rimarcare che “Foggia non si piega, non abbassa la testa, non la gira dall’altra parte”. Miranda usa la metafora del faro: “Garantire ai cittadini che si navighi nel mare del bene e che nell’equipaggio ci siano tutti, dai cittadini alle forze dell’ordine e che la politica sia lontana anni luce dall’illegalità”.
Porreca: “La legalità anche come autodifesa”
Il contagio, in chiave positiva, della legalità, è l’auspicio del presidente della Camera di Commercio Fabio Porreca “mentre assistano spesso al contrario, la pressione della criminalità è un problema del paese, il nord ha una solida struttura per reagire mentre qui l’estorsione attacca imprese già deboli, già in crisi nel sostenere le vendite, l’accesso al credito, la gestione dei rapporti di lavoro e deve affrontare l’usura. La legalità non è solo moralità ma un’autodifesa, le infiltrazioni di capitale riciclato, pensiamo alle imprese agricole soprattutto, sono insostenibili per le imprese sane”.
Svariati miliardi di euro arriveranno dall’Europa, il presidente dell’Ance Gerardo Biancofiore chiede che “i fondi siano impegnati per progetti strategici” riguardanti, per esempio, l’Alenia “che si rifornisce da imprese situate a a 500 Km di distanza”.
In sala alcuni consiglieri comunali, Pasquale Rignanese, vicecapogruppo di Fi, Joseph Splendido, capogruppo di ‘Destinazione comune’ a Palazzo di città e Antonio Vigiano, nella medesima lista del sindaco. Per alcuni di loro si ventilava il passaggio nella lega di Matteo Salvini che, per ora, in Capitanata, incassa adesioni via web.
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