Un timido corteggiamento non corrisposto stava per sfociare nel dramma a San Severo. Il 40enne Leonardo Tartaglione, a inizio settembre, aveva tentato un approccio con una ragazza del luogo. Nulla di particolare. Il mancato riscontro aveva portato l’uomo ad allontanarsi immediatamente dalla ragazza senza insistere più di tanto. Eppure, la mattina dopo, Tartaglione se l’è vista davvero brutta. Michele e Renato Morrica, padre e fratello della ragazza, entrambi pregiudicati, si sono presentati al capannone in Contrada Cotinone, su via Fortore, armati e minacciosi. Il giovane Renato impugnava una pistola. Prima avevano minacciato la vittima telefonicamente, poi, al capannone agricolo, l’aggressione verbale e fisica. Renato Morrica ha iniziato a sparare colpendo la vittima al ginocchio. Non contenti lo hanno afferrato e pestato strappandogli una catenina dal collo. Michele Morrica è stato rintracciato in poco tempo e subito arrestato. Il figlio Renato, dopo un periodo di irreperibilità, è stato raggiunto a casa poche ore fa. Continuano le indagini per chiarire meglio ogni aspetto della vicenda, dall’arma utilizzata fino al movente reale (se mai ci fosse). Per adesso gli inquirenti parlano di un’aggressione davvero immotivata, scaturita per motivi incredibilmente futili.