), ecco la replica di Massimiliano Arena, responsabile Politiche sociali della Segreteria provinciale del Pd foggiano. “Gli spazi sociali, anche quelli autogestiti, sono presidi di legalità e cultura, con buona pace del consigliere regionale Giandiego Gatta” – afferma Arena esprimendo “dissenso politico” rispetto al contenuto dell’interrogazione sull’occupazione dell’ex palestra GIL.
“I ragazzi hanno stretto un gentleman agreement con il Rettore dell’Università di Foggia accordandosi sullo sgombero della struttura non appena avranno inizio dei lavori di ristrutturazione – continua Arena – Una scelta opportuna, perché in passato gli stessi movimenti sociali hanno lasciato il campo per non ostacolare azioni di ripristino dei luoghi progettate e mai avviate. Quelle stesse strutture sono state poi vandalizzate e depredate, com’è accaduto alla scuola De Sanctis dove sono stati rubati i pannelli fotovoltaici installati sul tetto; quindi, hanno fatto bene i gruppi che occupano il plesso a dare la loro disponibilità a farsi da parte non appena la società che si è aggiudicata l’appalto inizierà i rilievi per effettuare i lavori di ristrutturazione. Invito il consigliere Gatta a visitare il Centro Sociale Occupato Autonomo Scurìa, come ho fatto io, per vedere quanta e quale attività si svolge al suo interno. Vi ho trovato un laboratorio politico, un aggregatore sociale, un orto, una serigrafia, un’ebanisteria, una falegnameria, un hip hop dance lab, un laboratorio teatrale, uno studio per graffiti, uno studio di comunicazione, uno studio di registrazione e produzione musicale, una sala prove, un infoshop, una biblioteca popolare, un’aula studio, una sala proiezioni, una sala convegni. E c’è un fittissimo calendario di spettacoli, dibattiti, corsi di lingua, di pittura, di disegno, di chitarra, una palestra popolare. Il tutto tenuto insieme, a dispetto di stupidi pregiudizi, da ordine e senso di collaborazione.
Vero è che legge esige il rispetto della carte, ma va detto che le attività prodotte all’interno della Ex palestra Gil occupata sono un supporto alla diffusione legalità: la presenza dei ragazzi ha immediatamente liberato l’area circostante dalle prostitute che già dalle ore 19 circa iniziavano a sostare.
Con ciò non si vuole in alcun modo avallare la metodologia dell’occupazione abusiva, ma nel caso specifico esprimono una concreta e una diffusa esigenza di spazi sociali, espressa con matura e consapevole voglia di partecipazione, che contribuiscano a rammendare lo sfilacciato tessuto comunitario ed a restituire utilità e senso a beni comuni abbandonati e attrattori di illegalità”.