Capita che un amministratore comunale inauguri una zona pedonale e, puntualmente, ci passi il motorino col conducente senza casco, o che il cassonetto sia quasi vuoto ma la gente lasci la monnezza accanto, o che si devasti l’arredo urbano. Coscienza civica, regole e potenziamento della polizia municipale sul territorio. Anche di questo ha discusso, in uno dei suoi vari incontri, Augusto Marasco insieme a Iaia Calvio, entrambi candidati per il Pd al Comune. L’ex sindaco di Orta Nova, caduta per una manovra di palazzo, ha di recente vinto il ‘Premio Nenni’, bandito dall’omonima fondazione per promuovere la buona politica, la democrazia e la pace. “Ho voluto recidere una cultura in cui il diritto diventa privilegio”, ha detto parlando della sua esperienza amministrativa.
Fin qui, ma anche oltre, le regole, la questione rifiuti e la differenziata, la sostenibilità. Pane quotidiano per un sindaco, amaro, visto che Foggia ha la differenziata al 3,8%, “roba che nemmeno a Tunisi si verifica”. Sincero, “perché sennò che giro a fare l’Italia per parlare di legalità?”. E’ la voce di Dario Vassallo, fratello del sindaco di Pollica ucciso da 9 colpi di pistola la sera del 5 settembre del 2010, si sospetta per mano della camorra. “Voleva un modello di città sostenibile, ma ha toccato la monnezza che per la malavita è oro. Prima di lui i rifiuti li buttavano direttamente nel mare”. Poi c’è il famoso funzionamento della macchina amministrativa, su cui Vassallo ha tagliato corto: “Se sai chi ha fatto il progetto e l’ha realizzato chiami il responsabile dell’ufficio tecnico e vai dal magistrato se qualcosa non va, l’impegno è repressione ed educazione. E’ assurdo che ai sindaci arrivino proiettili con la scritta ‘o fai così o muori’”. Il messaggio centrale che ha lanciato riguarda la cultura della legalità e la “socialità che deve ricostruire la politica. Altrimenti non resta che la vendetta, prendi una pistola e fai la stessa cosa, ma così non si finisce mai”. Marasco ha annunciato che se diventerà sindaco aderirà alla ‘Fondazione Angelo Vassallo’.
Sta sintetizzando, nel tour elettorale, alcuni punti “misurabili” su cui vorrà essere giudicato. In primo luogo alzare la percentuale della differenziata che, se non potrà rientrare negli standard, almeno potrà migliorare con “l’installazione di pannelli digitali che diano la percentuale della raccolta a quell’ora”. Il quadro è nordafricano, confermato da Francesco Tarantini (Legambiente Puglia), pur in qualche perla di comuni “virtuosi” in ordine sparso e in una regione in cui gli impianti di compostaggio sono scarsi e inefficienti: i rifiuti vanni in discarica per gran parte. L’ecotassa la pagano i cittadini, già abbastanza gravati. Altri punti nel programma del Pd sono il recupero delle aree urbane, la riapertura di esercizi commerciali nel centro storico, la valorizzazione delle tipicità locali, la “sfida” dei fondi europei 2014-2020: “Abbiamo presentato l’agenda urbana per la rigenerazione della città da concordare col settore edilizio”. Inoltre, 130 vigili urbani in strada contro la crescente barbarie e la “riorganizzazione” del palazzo comunale, “trasparente come il vetro”.
Sul piano più propriamente politico -rispondendo, anche, a quella missione che gli hanno assegnato i vertici, Emiliano in primis, di essere “una guida”, e sulla scia di quanto la parte avversaria ripete, cioè la mancanza di collaborazione con l’opposizione di Mongelli e la sua giunta- Marasco ha dichiarato: “Credo che questa città abbia bisogno di un momento di pacificazione superando le ideologie e le appartenenze”. Con lui, anche Luigi Iorio, responsabile nazionale per la legalità del partito socialista. “Foggia necessiterebbe di un garante per i detenuti che non gravi sulle casse del Comune e che sia di garanzia per tutti”.