Nessuno avrebbe mai immaginato che nel 2017, mentre si cerca la vita su Marte e si progetta di tornare in missione sulla Luna, qualcuno avrebbe sentito la mancanza dei piccioni viaggiatori. Almeno con loro, il messaggio riusciva ad arrivare a destinazione, cosa che invece oggi Poste Italiane non riesce più a garantire. I comuni di Carlantino, Volturara Appula, San Marco la Catola e Motta Montecorvino stanno ormai da tempo sperimentando gravissimi disagi, dato che pacchi, bollette, raccomandate e quant’altro non vengono recapitati ai destinatari. È impensabile per un centro abitato, piccolo o grande che sia, trovarsi in queste condizioni, soprattutto se si considera che spesso si hanno delle scadenze da rispettare. La mancata e tempestiva ricezione delle bollette, avvisi di pagamento o atti giudiziari espone i cittadini al pagamento di interessi di mora e nei casi più gravi, a responsabilità penali.
“Si tratta di disservizi purtroppo non nuovi in questi territori, che hanno registrato negli ultimi anni un aumento esponenziale. Le Poste Italiane un tempo erano un servizio pubblico. Questi disservizi sono dovuti soprattutto al periodo post-privatizzazione, che ha creato un caos soprattutto dovuto, come è ben risaputo, al turnover delle assunzioni”, ha dichiarato il sindaco di Carlantino Vito Guerrera. Una questione da non sottovalutare è che la mancanza della corrispondenza e i ritardi nel recapito di lettere, fatture e pacchi potrebbe rientrare nella casistica di interruzione di pubblico servizio, reato per cui è previsto fino ad un anno di reclusione.
“Non è possibile e non deve accadere che nei piccoli centri, con già ben pochi servizi – fanno sapere del Comune di Carlantino -, non si possa fare un acquisto online o non ricevere in tempo una bolletta andando incontro a problemi ben più grandi. Purtroppo tutto questo è lo specchio di un’Italia che predilige e aiuta i grandi imprenditori e corporazioni, schiacciando sempre di più chi realmente, andrebbe aiutato”.
Dopo la denuncia del sindaco Guerrera, il parlamentare foggiano Colomba Mongiello su twitter ha annunciato un’interrogazione al Governo sui disagi degli utenti: “È inaccettabile. Non esistono comuni di serie A e serie B”.