“Monte Sant’Angelo ha bisogno di voltare pagina, nei metodi, nei contenuti e nelle persone”. Si presenta così il nuovo contenitore politico di Monte Sant’Angelo, fortemente voluto da rappresentanti della società civile. “Può farcela se è affidata alla cura dei suoi cittadini – hanno spiegato durante la presentazione -, ma con la consapevolezza che Monte Sant’Angelo non appartiene solo ai suoi cittadini: il ruolo spirituale millenario e il riconoscimento Unesco di bene patrimonio mondiale dell’Umanità rendono Monte un luogo che appartiene a tutti coloro che lo amano.
Monte ha toccato il punto più basso della sua storia. Lo scioglimento del consiglio comunale per condizionamento malavitoso mette tutti noi di fronte a una grande responsabilità. Lo Stato è intervenuto e ora occorre garantire che Monte sant’Angelo sia in grado di tutelare e garantire le proprie istituzioni. Per farlo serve una vera classe dirigente, trasparente, leale, capace, tanto nel rapporto con i cittadini, quanto nell’attività di governo della Città. I ceti politici del passato – hanno proseguito -, e non solo quello più recente, hanno mancato i propri compiti e hanno eluso i problemi di una comunità che da molto tempo soffre: non c’è lavoro, crescono marginalità, solitudine, degrado urbano e la distanza tra cittadini e istituzioni, peggiorano la qualità della vita e il senso di comunità”. Prima di aggiungere: “Per rimettersi tutti in cammino serve il protagonismo pieno della parte attiva della città, la quale, impegnata nel lavoro, nell’attività d’impresa, nelle professioni, nell’associazionismo, deve assumersi direttamente la responsabilità di realizzare il cambiamento. A nessuno è più consentito sottovalutare le difficoltà e girare la testa dall’altra parte.
Occorre ricollocare Monte dove merita di stare, in rete con la dimensione globale delle sue naturali e storiche relazioni. Per fare ciò si deve lavorare con altri comuni e la comunità regionale e nazionale, con altri Paesi dell’Europa e del mondo, e con i montanari che vivono fuori, grande risorsa per la nostra comunità. Monte Sant’Angelo per farcela deve costruire una città accogliente, aperta, dinamica, colta, che offra opportunità di lavoro ai giovani e qualità della vita a tutti. Deve ripartire dalla sua grande eredità culturale e spirituale e riconnettere le istituzioni alle persone singole e alla comunità intesa come bene comune. Deve riannodare i fili che tengono insieme i cittadini al sistema delle imprese – concludono -. Deve equilibrare la necessaria conservazione dei valori con l’urgenza dell’innovazione culturale, sociale ed economica. Deve promuovere, infine, la politica come impegno etico. Monte ha bisogno di questo lavoro”.