Giovedì 18 gennaio a Roma succederà di tutto, assicurano gli insider parlamentari, con gli ultimi incontri che chiuderanno alleanze e possibili candidature nei due poli avversi al Movimento 5 Stelle. Stanno per sbocciare anche in Capitanata i diversi petali della peonia della Ministra Beatrice Lorenzin. Venerdì alle 11 nella sala giunta della Provincia di Foggia sarà presentato alla stampa il coordinamento provinciale dei Centristi per l’Europa di Pierferdinando Casini, uno dei tasselli del rassemblement di Civica Popolare alla presenza del coordinatore regionale Antonio Paolo Scalera e del sannita Gennaro Santamaria coordinatore delegato per il Centro Sud dei Centristi per l’Europa e capo della segreteria politica del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti oltre che ex consigliere di amministrazione della società acquedottistica dell’Alto Calore nel Beneventano.
Punta di diamante del raggruppamento da 40 membri è il “no Triv” Raffaele Vigilante, che segue il Ministro Galletti da più di un anno. “Il fiorellino può essere una valvola di sfogo per qualcuno, se non trova spazio da altre parti – spiega a l’Immediato -. I centristi per l’Europa non si fermano il 5 marzo, saremo in sostegno alle politiche di Michele Emiliano in Puglia”.
Nella lista di Casini e nella peonia in generale sono quasi in esubero, sono molti coloro che vogliono aderire, secondo Vigilante. Si era già detto di Massimiliano Di Fonso, che punta al coordinamento provinciale e del sindaco di Accadia Pasquale Murgante, come di Carlo Cinque di Manfredonia, Chiumento e Cusenza. Anche Sergio Clemente aveva mostrato interesse così come Antonio Russo legato alla componente Acli della vecchia Scelta Civica di Mario Monti.
“Il collegio Foggia-Gargano è molto ambito da tutti, puntiamo su quello, mentre il Senato-Foggia credo sia stato ormai assegnato. Noi guardiamo a casa nostra su come può implodere o esplodere Civica Popolare- continua l’ambientalista peschiciano indicato nella terna per la presidenza del Parco del Gargano- la mia adesione a questo movimento non è in contrasto a nessuno, né a Gianni Maggiano né ad altri, io continuo la mia azione di tutela, le mie idee ambientaliste non me le cancella nessuno, sto già lavorando moltissimo sul parco eolico di Manfredonia. È stata rilasciata in Capitaneria di porto una autorizzazione sullo specchietto d’acqua. Si tratta di una foresta di pale eoliche, circa 200, che non possiamo tollerare. Sono molto impattanti. Se stiamo facendo una battaglia anche con l’Asi per togliere i nastri trasportatori, non possono installarci delle pale. Stiamo lavorando allo smontaggio dei nastri che deturpano il paesaggio e che facciamo accettiamo le pale? Non esiste proprio”.
Vigilante non è preoccupato del frazionamento delle forze ambientaliste. Molti, in Legambiente, seguiranno Rossella Muroni candidata bloccata in LeU. Altri sceglieranno Insieme. “Combatterò sempre per la tutela del mare, per la depurazione delle acque. Se non lo facessi smentirei me stesso e non lo farei per nessuna nomina. Bonelli dei Verdi non mi ha né contattato né ho io ho rappresentato la volontà di cercarlo. Certo, c’è un eccessivo frazionamento tra gli ambientalisti, ma quando abbiamo costituito il gruppo di Tutela del mare e della terra, ognuno di noi ha lasciato fuori i propri partiti politici. Questo è un momento nel quale bisogna capitalizzare gli sforzi, le battaglie dall’interno sono più facili, contrapponendosi dall’esterno non avremmo avuto spazi di discussione. Sono nelle grazie del ministro Galletti, ma non sono appiattito sulle sue posizioni. C’è da dire che Galletti è stato attento in molti campi, con il dottor Santamaria stiamo discutendo molto sul parco eolico, ma la Trevi dal 2013 ha iniziato un iter a norma di legge, dovranno convocare la conferenza di servizi. All’epoca facemmo una serie di delibere dei Comuni, ci ponemmo contro con un documento unico di tutti i sindaci che diceva no al parco eolico. Ecco dovremo ripresentarlo, se serve”.
Ma chi saranno i nomi di punta di Civica Popolare? Vigilante non vuole anticipare troppo. “Abbiamo moltissimi amministratori, nessuno conosce i nomi, quando venerdì sarà presentato il coordinamento si sconquasserà qualche gioco, si vedranno persone che si ritenevano appartenenti ad altri partiti. Insospettabili candidati di altri partiti sono con noi. Io ho iniziato il percorso con Galletti a gennaio del 2017 quando si diceva che l’Udc insieme alle altre forze di centro sarebbe andato da solo, oggi le cose sono andate diversamente. Un anno fa tutti dialogavano per stare insieme, Pizzarotti, De Magistris, Lupi. In questo scacchiere nazionale dovevano unirsi, invece hanno fatto scelte diverse. Con noi sono tutti giovani, siamo riusciti a mettere insieme un parterre variegato con un’idea centrista molto forte che può dare un risultato importante”.
Questo per il centrosinistra. Nel centrodestra in queste ore potrebbe nascere un nuovo cartello a due, che unisce l’originale Democrazia Cristiana detenuta da Gianni Fontana e Roberto Loporcaro ed “Energie per l’Italia” di Stefano Parisi.