Da una parte della città le luci dell’albero e della ruota panoramica, dall’altra i problemi di sempre. “Egregio sindaco – scrive Franco, un cittadino foggiano – so quanto hai a cuore la nostra città ed è per questo che spero tu possa leggere quanto mi è accaduto. Ci conosciamo da tantissimi anni e ti ho seguito e sostenuto in silenzio e sempre con stima e ammirazione”.
Il fatto. “Lo scorso 5 dicembre ho parcheggiato l’auto in via Graziani (zona San Pio X) e dovevo attraversare per salire a casa del mio ex suocero. Prima di attraversare ho guardato a destra e sinistra e mi sono avviato. Dal parco giochi (circa 70-100 metri da dove ero io) ho notato un’auto che andava molto forte. Ho allungato il passo e quando ero ormai ad un passo dal marciapiedi, quest’auto sbandando e frenando mi ha investito facendomi catapultare a terra. Frattura del femore, trauma cranico, trauma facciale e diverse escoriazioni – questo il bollettino medico -. Natale rovinato, famiglia allo sbando. Penserai che capita, dispiace, l’importante è che lo possiamo raccontare. No Franco, chi mi ha investito dopo essere sceso dall’auto, dopo avermi chiesto scusa ha iniziato a urlare di non chiamare ambulanze e polizia, perché era privo di assicurazione e che avrebbe pagato lui. Per fortuna alcuni testimoni hanno chiamato il 118 e questo personaggio si è infilato in macchina ed è fuggito. Preso la targa, fotografata da alcuni passanti e consegnata ai vigili urbani. Morale? L’auto è intestata ad una società fittizia e non si può risalire al conducente. Questa non è la mia Foggia, somiglia molto a Beirut, e intanto quell’uomo e chissà quanti altri sono mine vaganti che sfrecciano per la città. Spero tu possa prendere in considerazione quanto da me raccontato e farai fare un’indagine su queste strane società. Ti auguro un sereno Natale”, ha concluso.