“Non ci sono le condizioni” per fare le primarie a Bari, “è evidente, con due indagini in corso su corruzione elettorale e voto di scambio. Proponiamo di sospenderle. L’ho chiesto e lo chiederò pubblicamente a Leccese”. È quanto sostiene sul Corriere della Sera Michele Laforgia, candidato sindaco del capoluogo pugliese sostenuto dal M5s. “Spero – dice ancora – che la posizione sia condivisa e che si riesca a mantenere unita la coalizione. Le indagini, prescindendo dalle responsabilità personali, evidenziano una realtà che era nota. È un malaffare più volte denunciato, anche da me, del quale centrosinistra e centrodestra, partiti e candidati sono vittime, e dal quale dobbiamo liberarci”. Dal Pd si attende “un gesto di responsabilità. Io sono candidato come e più di ieri”.
Al Corriere della Sera parla anche Vito Leccese, sostenuto dal Pd: “Prendo atto con rammarico delle parole di Conte e Laforgia. Le primarie di domenica non erano tra Laforgia e Sandro Cataldo (arrestato ieri, ndr) – afferma -. Erano tra Laforgia e me, che nella mia lunga vita politica e amministrativa non sono mai stato nemmeno sfiorato da avvisi di garanzia, da indagini o da sospetti di qualsiasi tipo. E per questo non prendo lezioni di legalità da nessuno”. “Apprendo – aggiunge – che Laforgia chiede di sospendere le primarie a tre giorni dal voto. Io rimango comunque in campo. Discuterò con il Pd e con le altre forze della coalizione, e come ho sempre fatto, mi rendo ancora una volta disponibile a trovare insieme una soluzione unitaria. Che però non sia figlia di imposizioni, di ultimatum o di improbabili patenti di moralità”.
“Io non faccio mai polemiche di natura mediatica sui processi. Ho sempre detto che Michele Emiliano è la negazione del mio modo di fare politica e dei miei valori però Giuseppe Conte è una banderuola, va dove lo porta il vento. A Bari è incredibile, ieri ha detto: siccome c’è un’indagine io mi ritiro dalle primarie, ma allora se c’è un’indagine fai dimettere l’assessore che è in giunta con Emiliano lascia la poltrona se hai un minimo di dignità”. Lo afferma il leader di Iv Matteo Renzi, ospite di Mattino Cinque.
A Bari “il mio giudizio non muta, saremo con il Pd, non cambia nulla. C’è stato un bravissimo sindaco e credo ci voglia una continuità gestionale”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda, ospite della trasmissione Agorà su Raitre.
“Conte ha sbagliato: a Bari c’era un percorso individuato insieme che coinvolgeva i candidati locali. Conte non può mettere in discussione la fermezza con cui il centrosinistra ha contrastato in questi anni nel capoluogo pugliese l’illegalità e la criminalità organizzata”. Lo ha detto questa mattina Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, intervenendo a Radio anch’io. “Mi auguro che possa chiarire, prima di tutto per rispetto della città di Bari e degli elettori di centrosinistra. Noi – prosegue la deputata dem – non smettiamo di fare opposizione alla destra di fronte ai gravi problemi che colpiscono i cittadini come i tagli alla sanità pubblica. Il nostro impegno per costruire l’alternativa non si ferma” ha aggiunto Braga. “Le mozioni di sfiducia sono uno degli strumenti per contrastare l’operato del governo e della maggioranza che ieri si è compattata per difendere un ministro, la Santanchè, su cui pesano indagini e accuse gravissime come l’utilizzo improprio di fondi Covid, lo sfruttamento dei lavoratori, il falso in bilancio e la truffa aggravata ai danni dello stato. Grave non solo che non si sia dimessa ma che la presidente Meloni – conclude Braga – non abbia chiesto di farlo per aver mentito al Parlamento e per le incompatibilità con il ruolo di ministro che rappresenta il paese nel mondo. E’ una questione politica prima ancora che giudiziaria”.