“Non ci sono più le condizioni per svolgere seriamente le primarie, riteniamo che le ragioni che ci hanno spinto a sostenere il candidato Laforgia permangano immutate anzi si rafforzano”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa convocata a Bari prima di partecipare ad un comizio elettorale in favore del candidato Michele Laforgia che domenica sfiderà Vito Leccese alle primarie del Pd. Lo stesso Laforgia si è detto pienamente d’accordo con la tesi dell’ex premier.
“Cercheremo di continuare a lavorare con le altre forze – ha ribadito Conte -, ma cercando di ottenere e pretendendo le massime garanzie perché ci siano queste condizioni. Se non ci sono queste condizioni noi non ci siamo. Se il Movimento 5 stelle a Bari ci sarà nella coalizione – ha concluso Conte – è perchè si realizzeranno queste condizioni”. Andrete divisi alle elezioni ? “No – ha risposto – noi siamo per lo spirito unitario. Ho già anticipato agli altri esponenti politici questa nostra determinazione e quindi poi spiegheremo più ampiamente questa nostra decisione alla popolazione barese”.
Gli fa eco il foggiano Mario Furore, europarlamentare dei 5 stelle: “La decisione del presidente di ritirare il sostegno del MoVimento 5 Stelle alle primarie per scegliere il candidato a sindaco di Bari rappresenta un atto d’amore verso la Puglia, sconvolta da una inchiesta giudiziaria inquietante e preoccupante. Corrompere i cittadini e trasformarli in pacchi di voti è ignobile e noi auspichiamo che tutti i partiti e le associazioni coinvolte facciano piazza pulita dei personaggi coinvolti”.
Secondo Furore “il MoVimento 5 Stelle è nato proprio come antitesi a queste pratiche, i nostri anticorpi si chiamano democrazia diretta e partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. L’esatto contrario di chi invece li usa e manipola per fare carriera politica. La Puglia non merita tutto questo. Grazie alla scossa di Conte è arrivato il momento di lavorare tutti insieme per far ritornare l’onestà di moda”.
Le reazioni
“La scelta di Conte di uscire dalle primarie è incomprensibile. Se il Movimento 5 stelle pensa di vincere da solo contro la destra proceda pure. Ma abbia rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e non pensi di dare lezioni di moralità a nessuno. Il Pd resta al fianco di Bari che ha già dimostrato quanto sia importante il Pd come presidio di legalità e di buona amministrazione. Siamo certi che il Pd insieme al centrosinistra vincerà di nuovo le elezioni contro questa destra”. È quanto si apprende da fonti fonti del Nazareno.
“Conte è una banderuola. Lascia le primarie ma non lascia la poltrona”. Così in una nota il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in merito alle dichiarazioni del leader 5 stelle su Bari.
“Se Conte ritiene che a seguito degli ultimi arresti a Bari non ci siano più le condizioni per celebrare le primarie, allora dovrebbe agire con coerenza e spingere i consiglieri del M5S a uscire dalla maggioranza in Regione. Se ciò che è emerso è così grave da compromettere il regolare svolgimento delle primarie, come può condividere una responsabilità di governo? Per coerenza, sarebbe il minimo”. Lo dichiarano i consiglieri regionali pugliesi di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia.