Sarà presto di nuovo a Foggia, presumibilmente con la Fondazione Tatarella, l’intellettuale e scrittore Marcello Veneziani, che lo scorso 23 marzo, nell’ambito del premio letterario I fiori blu, è stato in Sala Fedora per presentare il suo ultimo saggio “L’amore necessario”.
In quella occasione, tutta la destra radicale, confluita nei Fratelli d’Italia o ancora incerta nel civismo, ha partecipato all’appuntamento. Dal docente Damiano Bordasco, che alle ultime amministrative era candidato con le liste del candidato sindaco Giuseppe Mainiero al dirigente meloniano, l’avvocato Luigi Miccoli, fino a Salvatore Valerio e Ivan Russo.
Il testo è uno scrigno di valori della destra politica, in difesa della famiglia tradizionale, “che non si sceglie”, e dell’amor di Dio, “elemento necessario per riscoprire la propria identità”, come ha detto Veneziani nelle interviste.

“Scindo sempre adesso i valori della destra dalla destra di governo – ha aggiunto il pensatore – è importante che gli eletti sappiano governare, è già tanto, i valori culturali seguono altri percorsi”.
In questo momento proprio sulla linea culturale c’è uno scontro dentro i Fratelli d’Italia in provincia e a Foggia. Secondo qualcuno da Corso Matteotti ci sarebbe una ostruzione al lavoro dei circoli e delle varie anime. La segreteria cittadina è bloccata dall’irrigidimento di Mario Giampietro, che non lascia la carica. Chi sarà il suo successore?
Non è scontato che il partito vada verso una posizione unitaria, potrebbe anche esserci un congresso vero a Foggia città a differenza di quello celebrato al Formedil. Il presidente Giannicola De Leonardis appare incerto sul da farsi. Confliggono in questo momento le ambizioni di Luigi Miccoli da un lato e del primo dei non eletti al Comune di Foggia Salvatore De Martino dall’altro. Ci sta pensando anche Daria Cascarano, pupilla di Paolo Agostinacchio e di moltissimi big nazionali di FdI.
Intanto pesano sul clima comune le scelte di San Severo e Manfredonia, dove il partito è spaccato. Se da un lato c’è chi nella città dei campanili riconosce senza se senza ma la leadership conquistata sul campo dell’azzurra Rosa Carolina Caposiena, dall’altro non mancano coloro che conferiscono un primato al manuale Cencelli delle candidature. All’onorevole Giandonato La Salandra, componente della Commissione parlamentare antimafia, sta spettando il difficile ruolo di “censore” delle liste elettorali. Il deputato ha chiesto al tavolo del centrodestra che siano trasmesse all’antimafia le liste dei candidati, presentando i nomi delle possibili opzioni e dei possibili nomi nelle liste. Chi ha macchie deve restare a casa o star fermo i giri necessari per ripulirsi, che dovrebbero essere due (due turni elettorali). È proprio il Codice di autoregolamentazione dell’antimafia che potrebbe bruciare il nome di Anna Paola Giuliani, come candidata sindaca di San Severo in quota Udc, secondo La Salandra.
L’ex amministratrice, in quanto assessora della Giunta Landella, in ogni periodo – sia nel momento dell’insediamento della commissione prefettizia di accesso agli atti sia per gli anni sotto la lente della relazione fino agli ultimi giorni con la cosiddetta Giunta dei Migliori – non può essere candidata. Resta però il dubbio dei turni elettorali, dal momento che comunque ce ne sono stati due dallo scioglimento. Le Politiche del 2022 e le comunali di Foggia del 2023.