A più di 100 giorni dall’insediamento della nuova sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo e con il Comune ormai fuori dai tormenti finanziari del Salva Enti, così come certificato dalla Corte dei Conti, sono tanti i cittadini e le cittadine che continuano a nutrire forti aspettative e speranze nei confronti del campo largo progressista, che ha vinto al primo turno le elezioni dell’ottobre del 2023.
Non sono pochi gli elettori, che, da buoni padri di famiglia, all’indomani della vittoria e della composizione della Giunta, dopo due anni dolorosi di commissariamento a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, hanno scritto alla ex provveditora i loro auguri più sinceri corredati di suggerimenti e consigli.
Tuttavia la sindaca, così solerte ad intervenire ad ogni commento sui temi pubblici sui social insieme al suo staff comunicativo, non ha avuto ancora il tempo di rispondere ad alcuni cittadini desiderosi di cambiamento.
È il caso della missiva inviata da uno storico imprenditore del commercio luxury del centro, che preferisce rimanere anonimo, animatore negli anni Novanta della fondamentale associazione Amici del Corso, che per prima ha voluto e proposto l’isola pedonale all’allora sindaco di Foggia, Paolo Agostinacchio. Isola pedonale che fu poi realizzata, con mille polemiche e opposizioni allora, in Corso Vittorio Emanuele, ma che mai fu progettata come i commercianti e i residenti dell’associazione l’avevano immaginata, ossia senza marciapiedi e con un arredo urbano degno delle bellissime città dell’Italia centrale. Da Ferrara a Firenze. L’isola pedonale ancora oggi è deturpata da ambulanti e da camionette di dolciumi e altre leccornie che mal si conciliano con le vetrine di una gioielleria o di uno store di brand importanti.
In quegli anni gli attivisti proposero riflessioni convegnistiche e urbanistiche e innumerevoli iniziative con gruppi musicali jazz e non solo, che resero l’isola pedonale uno straordinario luogo di incontro, in un momento di spensieratezza e interazione tra cittadini di ceti diversi. Chi era presente non può non ricordare la serata conclusiva del ciclo di eventi, affidata all’attrice Lella Costa, contattata personalmente dagli organizzatori e che arrivò a Foggia senza nessun costo per l’amministrazione comunale.
Quell’associazione, che mescolava cittadini di pregio come Licia Centola o Rita Pedone insieme a imprenditori storici come Ugo Sala operante in città con quattro punti vendita, non era una piccola Confcommercio, ma aveva in animo la resurrezione del decoro urbano della città, riuscito in quegli anni solo in parte. Una sensibilità che in tanti anche da fuori arrivando in città riconoscono all’attuale sindaca, la quale sta tentando di dare una nuova impronta per la pulizia delle strade e per la vivibilità degli spazi pubblici. Con i soli propri mezzi e con la forza di 4mila cittadini che firmarono nelle varie postazioni, l’associazione Amici del Corso puntava alla delibera sul piano del colore, che resta ancora un miraggio per Foggia, e a tanto altro per costruire una nuova immagine della città.
Il trascinatore di quella esperienza nel suo incipit alla sua lettera ad Episcopo, rammenta un caso politico ed amministrativo del passato.
Si legge: “L’onorevole Adriana Poli Bortone fu sindaca di Lecce dal 1998 al 2007, il periodo in cui ricoprì tale carica fu caratterizzato dalla realizzazione di una serie di progetti e di iniziative in vari settori che determinarono un profondo cambiamento del capoluogo salentino. Risultato? Lecce è da tempo una città che intercetta flussi turistici da capogiro, è notizia di questi mesi che la città risulta essere al nono posto in Europa come località preferita in cui trasferirsi per vivere. Questo fenomeno ha determinato una forte crescita al settore turistico, che ha creato occupazione con conseguente aumento del reddito pro capite. È notorio che dove cresce lavoro e benessere economico il fenomeno malavitoso regredisce. Inutile precisare le potenzialità enormi del nostro territorio, per le bellezze paesaggistiche, per la sua storia. Il compito che dovrà affrontare sarà enorme, dopo decenni di una classe politica mediocre, priva di visione futura, molto attenta a curare i propri orti”.
Sicurezza, viabilità, infrastrutture e cultura sono per il commerciante e consulente di marchi luxury i temi su cui Foggia deve puntare.
“Spero che lei sindaca si batta per costruire una amministrazione che premi la moralità, la competenza con l’innesto dei giovani”, scrive ancora il cittadino impegnato.
A quasi quattro mesi dall’insediamento e con le Linee programmatiche presentate, quali sono i sogni di Episcopo per Foggia? Non solo l’imprenditore del commercio, ma tanti cittadini reclamano partecipazione e condivisione dalla sindaca.