“Ci siamo dati una pausa, al momento ognuno ha detto la sua, ma temo che non riusciremo a trovare un accordo, dovremo sicuramente rivederci a Foggia o a Bari il prossimo venerdì”. È schietto il coordinatore provinciale di Forza Italia, il consigliere regionale Paolo Soccorso Dell’Erba, giunto a Roma per motivi personali ma poi unitosi al tavolo con i vertici dei vari partiti.
Il nome di Gianni Rotice candidato sindaco del centrodestra unito a Manfredonia rischia di spaccare la coalizione in tutti i Comuni di Capitanata.
Nel pomeriggio l’incontro, tra i vari parlamentari Giandonato La Salandra, Annamaria Fallucchi, Mauro D’Attis e Giandiego Gatta con Giannicola De Leonardis collegato in remoto, sarebbe stato interlocutorio. Il deputato meloniano foggiano sarebbe pronto a trattare a patto che si trovino dei nomi unificanti. E Rotice, pur in avvicinamento al partito di Giorgia Meloni per il tramite dei coordinatori sipontini, non lo è.
Stando agli ultimi rumors, dopo il caos di Bari e l’arrivo della commissione di accesso nel Comune di Antonio Decaro, il centrodestra non si può consentire nel Golfo di puntare su un nome divisivo e potenzialmente controverso. Il clima è troppo acceso. E accesi sono i riflettori su Manfredonia, dove ci sono molte voci, alcune delle quali preoccupanti.
Anche in assenza di una amministrazione e di un consiglio eletto, con il commissario prefettizio che gestisce l’Ente, il Governo potrebbe inviare una commissione di accesso agli atti, che potrebbe portare ad un nuovo scioglimento per mafia.
Con tali premesse, il rinvio delle elezioni sarebbe auspicato da molti, nonostante dopo Pasqua sia attesa la presentazione della perimetrazione del piano del porto.
Intanto i partiti restano cristallizzati nelle loro spartizioni. Se San Severo avrà l’azzurra Rosa Carolina Caposiena candidata sindaca, a Manfredonia dovrà esserci un leader con la pettorina dei Fratelli d’Italia.