“Se mettiamo insieme tutti i procedimenti per scioglimento dei consigli comunali che ci sono stati finora, questi contengono un decimo dei fatti gravi che sostengono l’inchiesta di Bari”. Raffaele Fitto, ministro pugliese per gli Affari europei, sostiene l’iniziativa del governo, di competenza del collega Piantedosi, e rincara la dose.
“Siamo di fronte ad arresti, intercettazioni che provano collegamenti con la malavita, coinvolgimento di società. Il quadro è serio. Per molto meno, si sono avviate verifiche che hanno portato allo scioglimento degli organi interessati”. Fitto parla all’uscita della buvette di Montecitorio, dove la premier Giorgia Meloni rende le sue comunicazioni in vista del consiglio europeo.
Il ministro non può anticipare nulla sull’esito dell’ispezione: “È stata attivata semplicemente una procedura doverosa, di cui non possiamo conoscere la conclusione. Il ministro degli Interni ha fatto una cosa normalissima”. Prima di uscire dalla buvette di Montecitorio, una stoccata al sindaco di Bari Antonio Decaro: “Capisco che ci sono le Europee, ma parlare di golpe, di attacco politico, davanti a una legittima attività amministrativa, mi sembra davvero esagerato”.
Piantedosi: “Commissioni in molti comuni di grandi dimensioni”
“Questo accesso ispettivo non necessariamente è pregiudizialmente finalizzato a uno scioglimento però ci sono stati accessi ispettivi che hanno riguardato comuni come quello di Reggio Calabria, come quello di Roma, e da ultimo come quello di Foggia, quindi ha riguardato sicuramente anche comuni di grandi dimensioni”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista al Tg1, parlando dell’invio da Roma di una commissione di accesso agli atti del Comune di Bari.