“È ingiusto, irregolare ed arbitraria la scelta della dirigenza dello stabilimento di Foggia dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato di estromettere i lavoratori ‘interinali’ dalla graduatoria della selezione, tramite bando, ultimamente concluso. È irrazionale far fuori dipendenti che lavorano da quasi due anni. Chiediamo l’intervento immediato del Prefetto di Foggia”. Lo afferma Antonio Carangella, segretario generale della Fistel Cisl di Foggia.
“Le comunicazioni consegnateci confermano che solo alcuni dei lavoratori interinali, che da quasi due anni garantiscono la loro prestazione lavorativa con abnegazione e serietà, sono rientrati nella graduatoria approntata attraverso il recente bando di selezione. Cosa davvero molto grave e fuori da ogni logica comprensibile. Gli altri rimangono in una sorta di limbo di attesa. Non capiamo perché all’Ipsz di Foggia si debbano adottare criteri differenti da quanto avviene in tutte le aziende, pubbliche e private, e ci domandiamo per quale motivo si adottano queste logiche e a quali interessi risponde una scelta del genere? Perché penalizzare risorse umane già formate, conosciute e sicuramente affidabili a favore dell’incerto? Per quale motivo, allora, formare del personale inutilmente, senza un futuro occupazionale? Allora, questo è sperpero di denaro pubblico. Tutto in osservanza di un bando che premia, spiace evidenziarlo, ma è la verità, personale assolutamente non qualificato per la mansione che sarà chiamato a svolgere, perché riteniamo impossibile che un colloquio della durata di 15 minuti possa valutare sufficientemente i candidati, facendoli acquisire un punteggio superiore rispetto a chi lavora in azienda da quasi due anni. Tali decisioni aziendali creano altro precariato ed altre illusioni, in quanto la selezione prevede contratti a tempo determinato”.
“Abbiamo inoltrato richiesta di convocazione urgente al prefetto di Foggia Valiante, ed anche alle istituzioni politiche nazionali e locali, perché non possiamo rimanere inermi di fronte ad una grave stortura – rimarca il segretario Carangella –. Nello stesso tempo, abbiamo provveduto a denunciare agli organi competenti e agli enti interessati tutte le irregolarità gravanti sulle spalle dei lavoratori interinali, costretti, per assicurare il raggiungimento dei budget produttivi richiesti, ad un numero consistente ed esorbitante di ore di straordinario in violazione delle normative di legge specifiche e di quelle per la sicurezza sui luoghi di lavoro”.