“Emiliano si scaglia contro l’autonomia differenziata e costituisce una task force in Puglia per approfondire il tema. Peccato che si dimentichi che la sua disastrosa gestione della sanità pugliese contribuisce ogni anno ad alimentare la mobilità passiva che, nel 2022, ha segnato un saldo negativo di ben 162 milioni di euro, dato in aumento rispetto al 2020 e al 2021”.
Lo affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia: Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro che proseguono: “Dall’analisi sulla mobilità interregionale in ambito sanitario del Dipartimento Salute della Regione Puglia, solo nel 2022, il dramma dei tanti, troppi cittadini pugliesi costretti a curarsi al di fuori del nostro territorio per colpa dell’incapacità del centrosinistra che disamministra la Puglia da 20 anni, ha prodotto una passività di quasi 300 milioni di euro che solo per meno della metà sono stati mitigati dall’attivo. Di questi, ben 217 milioni, il 72% della spesa totale, sono stati sborsati solo per i ricoveri dei pugliesi costretti letteralmente a emigrare, in larga parte al Nord, per il loro sacrosanto diritto di curarsi e di poter contare su una sanità efficiente. Diritto alla salute e alla sanità efficiente che i pugliesi hanno trovato in circa la metà dei casi in Lombardia per il 26%, e in Emilia Romagna per il 22%. Sono dati, impietosi, che certificano la totale incapacità di Emiliano di risolvere i problemi della sanità pugliese. Il gruppo per lo studio dell’autonomia differenziata istituito dal presidente, quindi, non è altro che l’ennesimo tentativo di fuggire di fronte alle proprie responsabilità, accusando il Governo di irridere il Sud. Dimenticandosi di essere lui per primo a irridere i pugliesi alimentando le Regioni del Nord con la mobilità passiva”, concludono i consiglieri di Fratelli d’Italia.