Stamattina la polizia ha eseguito il decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone legate al clan Parisi-Palermiti. Si tratta di un sequestro che contempla 34 misure ablative di beni riconducibili alle attività delittuose del clan o comunque costituenti patrimoni di ingiustificata provenienza in sproporzione alle reali capacità reddituali da parte dei tredici indagati. Tra questi spiccano il boss Eugenio Palermiti detto “U’ Nonn”, capo dell’omonimo clan e Tommy Parisi detto “Tommy il cantante” figlio dell’altro capo clan, il famigerato Savino Parisi alias “Savinuccio”.
L’attività dalla Polizia di Stato, che ha visto l’impiego di numerosi uomini della squadra mobile, del Servizio Centrale Operativo, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Scientifica, rappresenta la prosecuzione dell’operazione Codice Interno, eseguita lo scorso 26 febbraio.
Il valore dei beni indebitamente acquisiti dall’organizzazione mafiosa ed oggetto dell’odierno provvedimento di sequestro si aggira, approssimativamente, intorno ai dodici milioni di euro che vanno a sommarsi ai venti milioni di euro relativi ai sequestri già effettuati nel corso dell’operazione del 26 febbraio. Anche in questa occasione sono stati sequestrati beni immobili come terreni e appartamenti, quote di società commerciali e di servizio, beni aziendali e strumentali, conti correnti bancari e postali.
È importante evidenziare che gli accertamenti sono stati compiuti nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.