Dentro al calderone delle centinaia di vecchi appartamenti comunali, che furono oggetto anche della lontana Foggia Cartolarizzazione di epoca cilibertiana e poi anche nella prima parte dell’amministrazione Mongelli, tutti ancora da dismettere con diritto di prelazione all’attuale assegnatario, in città ci sono anche dei piccoli fazzoletti di terra ancora senza proprietario. Sono 12 e valgono circa 4 milioni di euro le aree comunali edificabili che sono rientrate nel Piano comunale delle alienazioni presentato dall’assessore al Bilancio e Patrimonio Davide Emanuele.
Per giungere alla determinazione del valore del terreno, gli uffici del Comune di Foggia, hanno sì fatto una ricognizione sulla superficie, ma quel che conta è quanta area potrebbe essere interessata da costruzioni sia ad uso residenziale sia ad uso produttivo, compreso quello storico e religioso. Pur avendo infatti a disposizione il dato del PRG vigente relativo all’indice di fabbricabilità fondiaria e territoriale che in pratica stabilisce che superficie massima di costruzione è possibile realizzare su una determinata area, non è totalmente scontato trasformare tale volume nella superficie della costruzione realizzabile.
Ebbene vediamo nel dettaglio le aree della città ancora libere da parchi o altri edifici. Quelle più preziose sono al Rione Biccari, dove è libero più di un ettaro, tra via Fratelli Biondi e via Bozzelli, dove insiste circa mezzo ettaro e due ad Ordona Lavello dove sono liberi circa 6mila metri quadrati e più di un ettaro. Tutte e tre sono tipizzate come aree per attrezzature di interesse comune. Tradotto: sono aree edificabili per edilizia residenziale.
Hanno destinazione di interesse comune ma non hanno un uso di tipo squisitamente urbanistico, ma solo religioso, l’area prospiciente Via Gandhi, l’area compresa tra via Natola e via Bonante e l’area prospiciente via Marangelli. Sempre in via Marangelli ci sono circa 2mila metri quadrati per uso sportivo.