Venerdì sera al Palazzetto dell’Arte, poi per strada con il gazebo attivo sabato e domenica: a Foggia, i tre giorni di mobilitazione del Partito Democratico contro l’autonomia differenziata hanno fatto il pienone. Grande partecipazione, tanta voglia di ascoltare, informarsi e di dire la propria su una riforma, quella voluta dal Ministro leghista Calderoli e sostenuta dal Governo di centrodestra, che accentua e istituzionalizza il divario tra regioni ricche e regioni povere, favorendo le prime a svantaggio delle seconde. Venerdì sera, per l’incontro organizzato dalle Donne Democratiche, la Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte era stracolma. Donne assolute protagoniste nel giorno dedicato alla lotta per la parità di genere, con gli interventi della sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo; Alice Amatore, assessore alla Cultura del Comune di Foggia; Lia Azzarone, presidente del Consiglio comunale di Foggia e dell’Assemblea regionale Pd, e di Colomba Mongiello, già deputata della Repubblica, componente della segreteria regionale Pd. Le conclusioni sono state affidate a Fiorenza Pascazio, sindaca di Bitetto e presidente Anci Puglia. Assieme a loro, per spiegare i motivi del “No” più deciso e fermo all’autonomia differenziata, c’erano anche Davide Emanuele, assessore al Bilancio del Comune di Foggia e segretario Pd Foggia; Gianni Palma, segretario generale CGIL Foggia; Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia.
IL NO DI FOGGIA. Sabato e domenica, attorno al gazebo allestito e animato dai Giovani Democratici, le militanti e i militanti del Partito Democratico hanno fatto volantinaggio, avvicinando i cittadini di Foggia per illustrare gli effetti drammaticamente concreti che potrebbe avere l’autonomia differenziata su chi vive nelle regioni penalizzate dalla riforma voluta dal centrodestra. Insieme ai militanti del Pd, all’iniziativa dei gazebo hanno partecipato anche l’intera delegazione consiliare e assessorile Pd al Comune di Foggia e il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese. “È un’autonomia che cristallizza l’attuale situazione di divario, la istituzionalizza a tutto vantaggio delle regioni che già da tempo godono di maggiori risorse economiche e di livelli più elevati dei servizi ai quali spetta rendere fruibili e concreti i diritti sanciti dalla Costituzione. Detta più semplicemente, le regioni più ricche avranno ancora più risorse per finanziare la loro Sanità, le loro Scuole, le infrastrutture e i mezzi per i Trasporti, i Servizi ai cittadini; al contrario, le regioni con minori risorse avranno ancora meno fondi, tanto da non poter realmente garantire i diritti alla salute, all’istruzione e alla formazione, ai Trasporti e ai servizi”.
NUOVE INIZIATIVE. “Con l’autonomia differenziata, si abbandonerebbero per sempre il principio di unione solidale tra le regioni italiane e le azioni tese a colmare il divario tra Nord e Sud del Paese. Il Partito Democratico di Foggia continuerà a mobilitare e informare cittadini, simpatizzanti e militanti nelle prossime settimane e nei mesi a venire, perché occorre fermare un progetto che potrebbe distruggere l’unità del Paese”.