Era il 7 marzo 1999, Michela Gatta aveva 16 anni e si trovava a New York come ballerina di danze popolari per un evento promosso dalla Regione Puglia. Ebbe un malore, fu trasportata all’Ospedale di Brooklyn ma, purtroppo, non ci fu più niente da fare. Papà Nunzio e mamma Anna acconsentirono subito all’espianto degli organi interpretando così la sua volontà.
“25 anni fa fu la prima donatrice della città e salvò più di 50 persone. Con questa intitolazione, alla sua memoria e alla famiglia, vogliamo riconoscere i grandi valori di generosità, altruismo, dedizione alla cultura e alle tradizioni unanimemente espressi anche dalla popolazione” – dichiara il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo.
L’iniziativa – approvata dal Consiglio comunale – è nata su proposta degli assessori Basta (Welfare) e Vergura (Lavori Pubblici): “Grazie a questo nobile gesto molte vite sono state salvate trasformando così il dolore di una grave perdita in un inno alla vita. Michela è un esempio di vita per i giovani”.
Lunedì 11 marzo, alle ore 19, l’intitolazione della Piazza antistante la Chiesa dell’Immacolata concezione. Alle 18 la Santa messa presieduta dall’arcivescovo Moscone.