Carla Calabrese all’unanimità è stata riconfermata alla guida di Confcooperative Foggia. La rielezione di Calabrese è avvenuta in occasione dell’assemblea provinciale dell’associazione che si è svolta a Foggia alla presenza dei cooperanti appartenenti alla quasi 300 cooperative che operano in Capitanata e ai vertici regionali e nazionali del sodalizio.
Confcooperative Foggia è una delle associazioni più importanti d’Italia e associa e rappresenta settori che vanno dall’agricoltura al socio-sanitario ed è presente in tutto il territorio provinciale.
Carla Calabrese ha toccato punti significativi dell’azione di Confcooperative Foggia. “Sono sempre stata convinta che la nostra bella terra ha opportunità e occasioni da far invidia a chiunque. Certo abbiamo bisogno di sfruttare meglio le opportunità di innovazione e ricerca che ormai mettono tutti i settori in grado di evolversi e di programmare il futuro. Abbiamo bisogno che le Istituzioni, soprattutto la Regione, ascoltino la nostra voce perché non possiamo farci bastare la continua riduzione delle nostre capacità di visione e strategia: tanta coprogettazione ma ancora poca, pochissima coprogrammazione. Ed è invece questa che ci interessa massimamente: la cooperazione può e deve per sua natura esprimere una visione della società e del lavoro: come sfruttare le nostre coste, la rilevanza da dare ad alcune specifiche professioni per sviluppare formazione coerente ai bisogni, quale assetto dare alla società civile in termini di gestione del bisogno sociale, Rsa si o no, assistenza domiciliare piuttosto che ospedalizzazione, scuola piuttosto che percorsi professionalizzanti per tutti quei ragazzi che nel contesto scolastico non si sentono a loro agio (e ricordo che la Provincia di Foggia ha uno dei tassi più alti di abbandono scolastico in Regione)”.
E la nostra agricoltura? “Sono forse la persona meno adatta, per il mio percorso lavorativo, a dare o fare considerazioni su come l’agricoltura dovrebbe svilupparsi ma una cosa mi sembra condivisibile: abbiamo un territorio per maggioranza vocato all’agricoltura e con questo bisogna fare i conti favorendone la permanenza e lo sviluppo. Anche in termini di conservazione del territorio a me sembra chiaro che una discussione sul tema debba coinvolgere chi il territorio lo vive traendone il proprio sostentamento. La nostra Federazione Agricola dovrà sviluppare un sempre maggior coinvolgimento nella cooprogrammazione degli interventi e nella comunicazione ai nostri associati delle dinamiche e dei percorsi anche per scongiurare che i fenomeni cui assistiamo in questi giorni ci trovino quasi impreparati e comunque con la sensazione che non si sia abbastanza vicini agli associati del settore. Il futuro? Le sfide – conclude – sono tante sul nostro territorio, ma credo che la sfida più interessante per noi è proprio lo sviluppo della cooperazione stessa”.