I carabinieri della provincia Bat hanno divulgato una nota contro le truffe agli anziani. Alcuni malviventi si spacciano persino per marescialli dell’Arma pur di aggirare le vittime indifese. “I reati di truffa – si legge- sono ormai diventati sempre più frequenti. In particolare protagonisti di questa brutta vicenda sono gli anziani che sono considerati bersagli di eccellenza da parte dei malfattori/truffatori. Ma come ci si può accorgere in tempo ed evitare che la truffa vada in porto? Ecco alcuni consigli a cui tutti possono fare rif erimento”.
Il truffatore non è mai solo, si avvale di due/tre validi complici che lo coadiuvano affinché il malcapitato caschi nella sua rete. In genere i malfattori pianificano il colpo da tempo seguendo la vittima in tutti suoi spostamenti, studiando le pagine social, soprattutto se anziani scoprono se hanno figli e nipoti, insomma eseguono un’attenta osservazione a 365 gradi.
In genere un truffatore è quello che per primo ha l’approccio con la vittima chiamandola per telefono cellulare o sul telefono fisso di casa, durante la conversazione si può presentare come “maresciallo dei carabinieri” e inventa la storia che suo figlio o suo nipote ha avuto un incidente ed è stato arrestato e che per evitare la prigione bisogna dare dei soldi. I truffatori “bravi” riescono addirittura a dire il nome vero del figlio/nipote rendendo ancora più credibile la storiella.
La vittima viene bombardata di falsità poiché il truffatore non le permette di chiudere la telefonata per chiamare parenti e verificare i fatti. Sempre al telefono con il finto maresciallo la vittima comunica che in casa possiede una cospicua somma di denaro oppure dei monili di valore, poco dopo si presentano a casa i complici del truffatore che si fanno consegnare il bottino e vanno via. Quando il truffatore chiude la conversazione telefonica, la vittima riesce a chiamare i parenti e scopre di essere stata truffata.
Può capitare inoltre che al posto della telefonata il truffatore invii un sms scrivendo per esempio “mamma sono XXX ho perso il telefono chiamami a questo numero”. La persona che riceve questo messaggio chiamando il numero con il quale ha ricevuto il messaggio entra a far parte della truffa organizzata dai malviventi.
Ma cosa si può fare per evitare o per lo meno accorgersi in tempo che si è vittima di truffa? Analizziamo punto per punto:
- NON FARSI PRENDERE DAL PANICO, bisogna cercare di rimanere lucidi e contattare subito i parenti e/o le forze di polizia.
- I CARABINIERI COME LE ALTRE FORZE DI POLIZIE NON CHIEDONO MAI SOLDI PER ESTINGUERE REATI, se si ha la possibilità chiamare subito i numeri di emergenza 112/113 e segnalare la truffa.
- CHIUDERE SUBITO LA TELEFONATA E NON RISPONDERE PIÙ. Se non riuscite a chiudere la telefonata e vi trovate in casa chiedere aiuto al vicino, se siete per strada recatevi subito alla più vicina sede dei carabinieri o al commissariato di polizia.
- NON APRIRE LA PORTA A CHIUNQUE SI PRESENTI. I militari dell’Arma indossano l’uniforme, portano sempre con sé il tesserino di riconoscimento e non chiedono/prendono soldi e/o oggetti di valore a casa delle persone.
- RECARSI SUBITO IN CASERMA PER DENUNCIARE.
Per qualsiasi delucidazione e consiglio le caserme dei carabinieri sono aperte 24 h su 24 h e sono a disposizione di tutti i cittadini.