Anche i balneari, come ampiamente anticipato da l’Immediato nei giorni scorsi, si dicono pronti a scendere in strada. Si sentono presi in giro dal governo italiano e contestano le direttive europee. “Il mare continua a costituire il prodotto turistico più importante per il nostro Paese – afferma Antonio Capacchione, presidente nazionale del SIB e concessionario di un lido a Margherita di Savoia -. La balneazione attrezzata italiana garantisce la fruizione del mare in sicurezza e con tutti i comfort. Costituisce un fattore di qualità unico nel panorama internazionale per qualità e quantità. Un elemento fondamentale per la competitività del nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze. E siamo già impegnati a fornire questi servizi anche nel 2024 che prevediamo vedrà ulteriori incrementi di arrivi e presenze. E lo stiamo facendo nonostante il clima di incertezza sul futuro e lo stato di profonda preoccupazione delle migliaia di famiglie di onesti lavoratori che rischiano di perdere l’attività oltre alle proprie aziende”.
“Un settore – continua – che è minacciato, come la nostra agricoltura, da errate politiche europee. Ci auguriamo che per risolvere il problema dell’errata applicazione della direttiva Bolkestein non siano necessarie forme di protesta come quella messa in atto, in questi giorni, dai contadini italiani ed europei. C’è grande preoccupazione e grande rabbia. Chi rischia di perdere il lavoro e il frutto del proprio lavoro è disposto a tutto! Per risolvere questo problema non bisogna aspettare che esploda la protesta. Confidiamo nel senso di responsabilità dell’Europa e nella determinazione del nostro Governo nel difendere il nostro settore che comprende 30mila imprese e 100mila addetti diretti”. Capacchione il prossimo 16 febbraio sarà a Foggia per incontrare i balneari del Gargano.