Germania “lavatrice” d’Europa? È ciò che emerge da una inchiesta de “Il Fatto Quotidiano” che ha ripreso i dati ufficiali diramati dal Ministero dell’Interno tedesco dopo una interrogazione dei Verdi. La questione riguarda gli interessi della mafia italiana in terra di Germania dove si conterebbero oltre mille tra boss e affiliati alle varie organizzazioni criminali. Un’infiltrazione definita dal giornale “silenziosa e
Nella mappa tracciata dal governo tedesco, guidato da Olaf Scholz, spunta anche la Società Foggiana. Ci sarebbero 37 esponenti della mafia pugliese, alcuni della Sacra corona unita, altri originari di Foggia e provincia.
La parte del leone, però, la fa la ‘ndrangheta, probabilmente l’organizzazione criminale più potente del mondo. Sarebbero 519 gli esponenti della malavita calabrese attivi in Germania, 134 quelli di Cosa Nostra, 118 per la Camorra. E ancora, 33 della Stidda, organizzazione mafiosa nata in alcune zone della Sicilia in contrapposizione a Cosa Nostra. Nel conteggio altri 162 indiziati, sui quali però non ci sarebbero informazioni relative all’organizzazione d’appartenenza. Come riporta sempre “Il Fatto”, i dati si riferiscono al 2022 e tengono conto dell’arrivo di altri 87 italiani a rimpinguare le file della criminalità organizzata in Germania.
Sarebbero accertati utili illeciti per 2,3 milioni di euro nel 2022 di cui circa 683 mila recuperati. Numeri minimi rispetto alla reale portata del giro d’affari, quantificata in almeno cento miliardi di euro all’anno. Secondo Marcel Emmerich, presidente del gruppo parlamentare dei Verdi nella commissione per gli Interni del Bundestag, la Germania è ormai la “lavatrice d’Europa”.
Poi ci sono almeno due fattori a facilitare il business della mafia italiana: l’assenza di un tetto alla circolazione del denaro cash e la mancanza del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, presente solo in Italia.
La Germania è già spuntata in alcune vicende relative alla mafia foggiana e garganica. Nei primi anni 2000 un esponente della criminalità locale fu raggiunto e arrestato proprio mentre si nascondeva in terra tedesca. E sempre la Germania è una delle nazioni dove si sarebbe recato Marco Raduano detto “Pallone”, boss di Vieste evaso dal carcere di Nuoro a febbraio 2023.