Giandiego Gatta piazza tre dei suoi uomini nel nuovo coordinamento provinciale di Forza Italia che da domenica è diretto da Paolo Soccorso Dell’Erba, lo stesso che insieme al sindaco di Apricena, Antonio Potenza, fu estromesso dal partito per non aver sostenuto alle scorse elezioni provinciali, l’uscente Nicola Gatta. Ma il parlamentare di Manfredonia preferisce guardare avanti. “Abbiamo voluto un congresso unitario per dare il segno di un partito coeso. In passato sono stati commessi diversi errori, anche gravi, ma in politica bisogna guardare avanti facendo prevalere le ragioni dell’unità su quelle della divisione. Nel nuovo coordinamento provinciale di Forza Italia siedono due manfredoniani: Liliana Rinaldi e Roberto Gatta, mentre è stato eletto delegato al congresso nazionale Marco Di Bari. Speriamo di poter aumentare i nostri consensi, c’è una vasta prateria da conquistare che va dal Pd a Fratelli d’Italia”.
Dell’Erba è il segretario giusto? “Lo abbiamo eletto, se è quello giusto lo dovrà dimostrare, anche perchè è un impegno gravoso quello che lo attende”. Tra i sostenitori di Dell’Erba, anche l’ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice. Pace fatta? “Nessuna pace. Abbiamo visioni diverse, Forza Italia è passata all’opposizione nella sua amministrazione, contribuendo allo scioglimento del consiglio comunale. Le nostre strade restano assolutamente divise. Per quanto mi riguarda nessun centrodestra con Rotice. Quando abbiamo deciso di passare all’opposizione lo abbiamo fatto a ragion veduta. Se il centrodestra sarà unito, mi farebbe piacere. L’esperienza Rotice è ormai archiviata. Nei confronti di chi ha fallito non possiamo essere magnanimi. Serenamente dico che non ci sono i presupposti per ripetere quel tipo di esperienza, anche perché non si affidano le responsabilità a chi fa dell’offesa, del dileggio, della diffamazione uno strumento di lotta politica”.