È una opposizione dura e approfondita quella che il capogruppo dei Fratelli d’Italia al Comune di Foggia Claudio Amorese, sta mettendo in campo contro l’amministrazione della sindaca Maria Aida Episcopo. Già alla vigilia delle manifestazioni natalizie il politico meloniano ed ex assessore alle Attività Produttive con deleghe alla sicurezza e alla legalità aveva messo in dubbio la regolarità della kermesse enogastronomica di Confcommercio in Villa.
Adesso con una serie di interpellanze Amorese chiede conto dell’organizzazione dello street food e anche delle nuove indicazioni della Giunta Episcopo sulla cartellonistica pubblicitaria.
Stando alle informazioni raccolte dall’eletto, diversi operatori del food titolari di autorizzazioni di tipo A e di tipo B hanno rappresentato doglianze per non essere stati coinvolti nella manifestazione e disappunto per i criteri di coinvolgimento. Eppure come avevano dichiarato i dirigenti Confcommercio le richieste erano state avanzate molti mesi prima del Natale, quando a governare c’erano ancora i commissari.
Spiega Amorese nel suo atto, condiviso e firmato da tutti i consiglieri del centrodestra: “Le manifestazioni tutte devono conformarsi a criteri di legalità e trasparenza delle procedure nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti. Non è chiaro chi sia stato l’organizzatore e il richiedente l’autorizzazione della manifestazione in oggetto, in particolare se l’Associazione di Categoria Confcommercio o un gruppo di società private. La manifestazione si è svolta presso la Villa Comunale di Foggia attraverso l’installazione di oltre una decina di chioschi destinati alla vendita. Risulta che i chioschi sono stati assegnati ad operatori privati previo pagamento di una quota di partecipazione”.
Sulla questione il consigliere è molto esperto. Libando, che pure si era svolto in Villa, aveva delle altre cornici amministrative. “La materia del commercio su aree pubbliche è regolamentata dal Codice del Commercio della Regione Puglia di cui alla L.R. n. 24 del 16 Aprile 2015 aggiornata con L.R. n. 12 del 9 Aprile 2018. Il Consiglio Comunale si è adeguato al Codice del Commercio con l’approvazione del regolamento comunale del commercio su aree pubbliche giusta delibera di Consiglio Comunale n. 111 del 20.09.2016 e successivamente con l’aggiornamento del Regolamento con delibera della commissione straordinaria coi poteri del Consiglio Comunale giusta delibera n. 28 del 05.05.2022; l’area della Villa Comunale non è individuata dal Regolamento Comunale su aree pubbliche di cui sopra come area mercatale e/o fieristica. Ai sensi dell’art. 34 c. 7 del Codice del Commercio per la valorizzazione e la promozione di fiere e mercati specializzati o aventi particolare rilievo promozionale o turistico, i comuni possono stipulare convenzioni con aziende di promozione turistica, pro‐loco, altre istituzioni pubbliche, associazioni di categoria degli operatori, comitati feste patronali, consorzi o cooperative di operatori su aree pubbliche, anche prevedenti l’affidamento di fasi organizzative e di gestione, ferma in ogni caso l’esclusiva competenza del comune per la ricezione delle istanze di partecipazione e la definizione delle graduatorie”.
Doveva essere il Comune, insomma, a selezionare i partecipanti allo street food. L’indizione di una fiera promozionale spetta al Comune con atto di Giunta definendo il carattere dell’iniziativa se turistico, culturale, di rigenerazione del tessuto urbano o di contrasto al degrado di alcune aree urbane. C’è questo atto di indirizzo? La Giunta Episcopo non ne ha avuto il tempo e i commissari non ci hanno pensato.
Nella sua interpellanza Amorese chiede alla sindaca se esiste una delibera di Giunta che approva lo svolgimento della manifestazione in oggetto e che tipo di autorizzazione e ai sensi di quale normativa ha consentito lo svolgimento della manifestazione in oggetto.
Le domande sono specifiche: “La manifestazione è stata autorizzata a favore di un’associazione di categoria o ad un richiedente privato, e nel caso se vi è stata una convenzione che ne regolasse i rapporti? Con quali criteri sono stati assegnati i posteggi su suolo pubblico? In che modo il Comune di Foggia ha contribuito allo svolgimento della manifestazione in termini di canoni, utenze, misure di sicurezza e simili? Il sindaco ha in animo di verificare eventuali responsabilità in capo alla tecnostruttura?”