“Raduano Marco, nato il 14/09/1983, fuggì dalla prigione di Nuoro (Sardegna) dove fu sottoposto al regime carcerario di massima sicurezza come capo dell’omonimo clan mafioso della ‘Società Foggiana’. Il clan opera ancora nella zona del Gargano in provincia di Foggia”. Inizia così la scheda dell’Europol che ha inserito il boss viestano tra i latitanti più pericolosi del continente. Su Raduano c’è anche l’etichetta “dangerous”.
“Il profilo criminale di Raduano – si legge ancora – è particolarmente importante. Infatti, come accennato in precedenza, è in cima all’omonima organizzazione criminale che opera nell’area del Gargano di Vieste, federata ad altri clan di Manfredonia, con il ruolo di promotore, organizzatore e spietato assassino del gruppo dedicato alla perpetrazione di omicidi, al traffico di droga e alla gestione del racket di estorsione. È notoriamente conosciuto nei circoli criminali di Gargano e Foggia come ‘Pallone’ e/o ‘Woolrich’. È stato condannato a 24 anni di reclusione per essere membro (il capo) di un’organizzazione criminale in stile mafioso, traffico di droga, detenzione illegale di armi e altri reati gravi”.
A febbraio dello scorso anno, Raduano evase da Nuoro calandosi dal muro di cinta con un lenzuolo per poi sparire nel nulla. Stava scontando una pena definitiva per mafia e droga. Nel frattempo è stato anche condannato in primo grado all’ergastolo nel processo “Omnia Nostra”, per l’omicidio di Giuseppe Silvestri in qualità di killer, l’uccisione di Omar Trotta con ruolo di mandante e per il tentato omicidio di Giovanni Caterino, basista della strage di San Marco in Lamis, affiliato ai rivali montanari Li Bergolis.
Il capoclan sarebbe al vertice della frangia viestana del gruppo Lombardi-Scirpoli-Raduano, egemone tra Manfredonia, Macchia, Mattinata e Vieste anche se colpito duramente, nel dicembre 2021, dalla maxi operazione “Omnia Nostra” che portò all’arresto di boss, capi bastone, sodali e colletti bianchi dell’organizzazione. Oltre a Raduano è latitante anche il suo braccio destro Gianluigi Troiano detto “U’ Minorenne”, sparito dalla circolazione proprio nei giorni del blitz “Omnia Nostra”. Per un periodo Troiano si sarebbe nascosto nel palazzo ex Onpi di Foggia, vicenda emersa nelle carte sull’arresto di due persone che ne avrebbero favorito la latitanza.
Nella lista dell’Europol, “Pallone” è in “ottima” compagnia. Tra gli italiani c’è Renato Cinquegranella, camorrista ergastolano in fuga dal 2002, ricercato a livello internazionale dal 2018. In lista anche il palermitano Renato Motisi legato a Cosa Nostra. L’uomo è ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso ed altro, dal 2002 per strage ed altro.