C‘è il progetto esecutivo, dunque le risorse per il “monoblocco” del Policlinico “Riuniti” di Foggia verranno recuperate. Dopo l’allarme lanciato qualche giorno fa dalla politica regionale, il direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, spiega il motivo per il quale non si è riusciti a chiudere l’intero iter entro i 30 mesi previsti per il finanziamento di oltre 40 milioni di euro.
“Purtroppo – spiega Montanaro a l’Immediato – l’opera è finanziata da due linee una delle quali è l’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’edilizia sanitaria. I tempi della programmazione erano disallineati. Uno dei due finanziamenti è stato accordato nel settembre 2023, l’art. 20 invece nel novembre 2020. In ogni caso il finanziamento, quest’ultimo sarà presto riassegnato poiché la progettazione dell’opera è in fase esecutiva e dunque presto si potrà pubblicare la gara d’appalto per la costruzione”.
Il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pasqualone, aveva chiesto un intervento urgente della regione per recuperare i finanziamenti e partire con le gare d’appalto: “La Regione deve trovare una soluzione come ha fatto per l’ospedale di Monopoli – ha commentato al nostro quotidiano -, ma credo che non ci saranno problemi. Purtroppo quella scadenza è prevista da una norma, ma è troppo breve anche perché i costi sono lievitati tantissimo a causa dell’inflazione. Questo comporta un ostacolo non di poco conto e se non si trova il modo di finanziare i maggiori oneri non possono essere bandite le gare”.
Il progetto di riqualificazione del “Monoblocco”, finanziato con 40 milioni di euro, venne messo a punto durante la gestione dell’ex direttore generale Vitangelo Dattoli. Secondo l’attuale management, l’aumento dei costi comporterebbe ora un investimento ulteriore di oltre 18 milioni di euro, portandolo a 58 milioni. Di questi, 8 sarebbero destinati alla realizzazione di un auditorium da 400, oltre a gallerie commerciali, negozi, attività di ristorazione, bar e un blocco per le degenze con 108 posti letto. Interventi per i quali l’attuale management ha mostrato sempre perplessità.
Il progetto
Gli interventi proposti e finanziati dall’art. 20 riguardavano la rifunzionalizzazione dell’intero plesso ospedaliero mediante la demolizione dei corpi A1, A2, D, E, F e G del cosidetto “Monoblocco” e la successiva ricostruzione di un nuovo corpo di ingresso – Monoblocco, individuato come polo di connessione dell’area ospedaliera e di un auditorium esterno di circa 400 posti in edificio separato.
“Il nuovo sistema edilizio funzionerà da ricucitura tra gli edifici esistenti – venne spiegato dai manager del Policlinico nel 2021 -, costituendo un polo di connessione e di razionalizzazione distributiva. Il Monoblocco ospiterà funzioni d’importanza generale. Il piano terra si configurerà come un’area di accoglienza, una nuova porta di ingresso e fulcro logistico e di smistamento per tutto il plesso ospedaliero. I piani superiori ospiteranno unità operative di area medica con la presenza di 14 ambulatori al piano 1° e di reparti di degenza ai piani 2° e 3°, per un totale di 108 posti letto. Le dimensioni del nuovo edificio di quattro piani garantiranno la sua ottimale integrazione con gli edifici adiacenti, eliminando eventuali barriere architettoniche intermedie e ottimizzando gli spostamenti all’interno della struttura”. L’inizio della procedura era prevista per settembre 2021 con un importo progettuale di circa 48 milioni di euro.
Oltre a questo intervento, vennero previsti lavori per la nuova torre dei laboratori: “È emersa la proposta di rivisitare i volumi degli edifici laboratoristici esistenti, destinati alla demolizione, ruotandoli per adattarli alle nuove linee direttrici generate dalla pedonalizzazione di viale Pinto e congiungendoli sia al piano interrato, per una maggiore efficacia del layout impiantistico, sia ai piani in elevazione attraverso una pensilina chiusa vetrata, che consenta una collaborazione più stretta tra le attività ambulatoriali e quelle di analisi laboratoristica. L’inizio della procedura di gara per la torre dei laboratori è prevista per la fine del 2021. L’importo progettuale per la torre dei laboratori è di circa 36 milioni di euro a cui si aggiungeranno altri 14 milioni di euro per la progettazione della nuova palazzina degli uffici in corso di redazione. È stata, inoltre, illustrata la riqualificazione del plesso D’Avanzo che culminerà con il progetto di riconoscimento dello stato giuridico di IRCCS”. Quest’ultimo è già stato accantonato definitivamente.