L’inizio del Ministero episcopale di monsignor Giorgio Ferretti nell’arcidiocesi metropolitana Foggia Bovino previsto per domenica 14 gennaio sarà un ricco programma liturgico e simbolico che accompagnerà le comunità di Bovino e di Foggia.
Quattro i momenti ufficiali: a Bovino, al Policlinico nei reparti con i degenti e con la direzione generale, in Fiera e poi in Cattedrale a Foggia.
L’arrivo del vescovo con un lungo passato da missionario nella comunità di Sant’Egidio è previsto per le 9.15 a Bovino dove in Concattedrale riceverà il saluto istituzionale della sindaca, Stefania Russo.
Tutto il programma, con il momento più importante della giornata che si svolgerà in Fiera, è stato illustrato in arcivescovado in conferenza stampa da don Filippo Tardio, vicario e dirigente del collegio dei consultori, don Massimo e dai giovani sacerdoti don Giovanni Frisenna e don Sergio Simone insieme a Massimiliano Arena, commissario della Fiera. “Vi ringrazio per aver scelto la fiera, luogo bistrattato ma scelto come primo incontro da monsignor Ferretti. Ci onora e da cattolico ci fa ben sperare, la Fiera non è un luogo ma un servizio. Spero che la benedizione di monsignor Ferretti scenda sull’ente fieristico per il futuro”, ha detto in esordio Arena. I tecnici della Curia insieme ai dipendenti del quartiere fieristico stanno allestendo i padiglioni 10 e 71 e tutta l’area parcheggio accessibile solo alle autorità, al clero e ai portatori di handicap. “La Fiera è stata concessa gratuitamente, la Curia ci onorerà solo delle spese elettriche, abbiamo visto il piano per la sicurezza, non possiamo fare altro che essere orgogliosi”, ha concluso l’avvocato Arena.
Don Sergio Simone direttore delle comunicazioni sociali ha spiegato meglio il programma con il su momento ecclesiale. “Questo programma è frutto di una concertazione tra la Curia e monsignor Ferretti. Al mattino sono presenti due momenti: il Vescovo sarà accolto in Corso Vittorio Emanuele e in corteo sarà condotto in Concattedrale, percorrendo via Duomo. A Foggia ci sarà la lettura da parte del cancelliere del verbale di insediamento con i due testimoni, le due sindache di Bovino e Foggia. Al mattino non sono previsti accrediti, a Bovino si potrà riprendere con clima sereno e di preghiera. In Fiera è previsto un box stampa e la celebrazione sarà in diretta su TeleDehon e sulle pagine facebook per permettere agli amici in Mozambico di seguire le celebrazioni”.
Don Giovanni Frisenna direttore dell’ufficio liturgico ha invece dato corpo alla simbologia dell’evento. “Ci saranno 3 celebrazioni liturgiche è un momento memorabile per una chiesa locale dal forte significato simbolico. Monsignor Ferretti è un missionario, il suo motto episcopale è ‘si è più beati nel dare che nel ricevere’. A Bovino pregherà per San Marco De patrono e conpatrono della diocesi, in un momento di venerazione. E poi vi sarà un saluto a Santa Maria di Valleverde. Ci sarà un incontro con la fede e con le tradizioni del Comune di Bovino. Al Policlinico monsignor Ferretti darà vita ad una delle sette opere di misericordia, ossia visitare gli ammalati. In Fiera ci sarà solo il saluto di Episcopo in rappresentanza di tutte le istituzioni. E avremo il congedo di Pelvi con la presentazione della lettera apostolica e l’ostensione pubblica della nomina di Papa Francesco del 9 dicembre scorso in San Giovanni in Laterano. Si esprime in questo modo l’unità della Chiesa. Il secondo momento simbolico è la consegna del pastorale, gli viene messo dalle mani del Vescovo emerito. È il passaggio della presidenza della celebrazione. In fiera ci sarà la cattedra che venne usata per papa San Giovanni Paolo II. C’è poi la seduta della cattedra, centro rituale con l’esaltazione della funzione visuale e la presenza di una larga presenza del popolo di Dio, in tutte le sue diverse articolazioni che ha spinto a mettere da parte le mura della Cattedrale per offrire invece le mura umane della fiera. Il vescovo tiene il posto di Dio come scrisse Sant’ Ignazio. È Cristo servo e pastore. A Foggia in Cattedrale ci sarà l’insediamento sulla cattedra ufficiale. Bacerà il crocifisso e percorrerà la navata e in un unicum davanti all’Iconavetere reciterà una preghiera di San Germano di Costantinopoli del settimo secolo. Tutte queste cose che faremo non sono una esaltazione di monsignor ma l’esaltazione di Cristo buon Pastore, immagine simbolica che lui ha deciso di assumere”.
L’architetto Ricci a sua volta ha fornito elementi squisitamente tecnici sulla celebrazione in fiera. Il Padiglione 10 avrà 4 corridoi che non potranno arrivare fino all’altare. L’ingresso sarà consentito a tutti. Solo alcune autovetture potranno entrare per il resto dei fedeli l’ingresso sarà pedonale agli archi di Viale Fortore. Imponente il e piano di sicurezza e i mezzi antincendio previsti per una celebrazione che avrà 1800 posti a sedere e altrettanti posti in piedi nel padiglione 71. 20 gli stuart e 40 gli addetti della protezione civile, con la polizia municipale che si occuperà della parte esterna. A fine celebrazione il corteo con l’autovettura dell’arcivescovo percorrerà Viale Fortore, via Galliani, Piazza Cavour, l’Isola Pedonale, Corso Cairoli piazza Venti Settembre e Via Duomo dove scenderà il Vescovo scenderà per un corteo a piedi fino alla chiesa madre.
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