Con un convegno sulla parità di genere dal titolo attualissimo “Il Diritto di Essere Donna” la Ugl Chimici della provincia di Foggia, guidata dal segretario provinciale Luigi Pillo, ha presentato l’istituzione del Coordinamento donne Ugl Chimici di Foggia, prima realtà territoriale di questo tipo in Italia, che sarà organizzato dall’avvocata Antonella Caldarella e dalla dottoressa Michela Cassitti.
Nella serata di studio e dibattito, il sindacato, dopo i saluti del segretario provinciale dell’Ugl Gabriele Taranto, dello stesso Pillo e di Luigi Ulgiati vice segretario confederale e componente del Comitato economico e sociale europeo, ha riflettuto, portando esperienze e prassi, sul gender gap presente in Italia e in Capitanata.
Il 28% delle donne occupate lavora part time contro l’8% degli uomini: anche a Foggia sono tantissime le donne, che per occuparsi del lavoro di cura familiare, scelgono lavoretti e occupazioni part time, che liberino il loro tempo, ma sono spesso sinonimo di sfruttamento e frutto di una decisione che comporta ancora di più una disparità salariale rispetto agli uomini. Questo accade nella Grande Distribuzione Organizzata, ma anche nel lavoro nei campi.
L’Italia è al 79esimo posto per gender gap e secondo un recente studio necessiterebbe di 131 anni per raggiungere la parità salariale. L’occupazione femminile è pari al 48% contro la media europea del 59%.
Ha parlato di orari di lavoro flessibile, di una nuova organizzazione dei tempi del lavoro, ancora incentrata su una gerarchia maschile, e di nidi aziendali la dottoressa Laura Franchini responsabile nazionale del Coordinamento Donne Ugl. In Italia sono solo 200 i nidi aziendali.
Nel 2022, ben 44mila donne e madri lavoratrici hanno lasciato il lavoro a causa dell’assenza degli asili nido e degli impari congedi familiari.
Come è stato illustrato dalla dottoressa Cassitti, che lavora in Amgas, il coordinamento donne in un sindacato favorisce la rappresentanza nel mondo femminile e semplifica alcune pratiche. Non sempre le donne riescono a raccontare il mobbing di genere e le intimidazioni subite dai colleghi. Secondo un’analisi Istat le donne lavoratrici che hanno subito molestie, fisiche o verbali, sono l’8,9% sul totale. Una percentuale sicuramente in crescita perché è più forte la sensibilità oggi sul tema delle battute sessiste sul posto di lavoro volte a reprimere la carriera e l’enpowerment femminile.
L’avvocata Gaia D’Ameli in forza alle Risorse Umane dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha raccontato l’esperienza della redazione del bilancio di genere in collaborazione con l’Università Roma Tre.
In percentuale la rappresentanza femminile è aumentata all’interno di tutte le categorie eccetto quella degli impiegati, nella quale la contrazione è stata comunque di lieve entità (34,51% nel 2021 a fronte del 35,32% nel 2020).
“Per quanto riguarda il tema più generale della uguaglianza di genere, nel 2021 il Gruppo IPZS ha avviato una partnership strategica con l’Università Roma Tre, volta a realizzare in maniera sinergica un’analisi interna sul tema dell’uguaglianza di genere nel contesto lavorativo aziendale, focalizzandosi in particolare su aspetti quali la carriera, intesa come possibilità di accesso dei dipendenti a posizioni di responsabilità (carriera orizzontale e verticale), la retribuzione, con l’intento di verificare la presenza di eventuali discriminazioni e disuguaglianze sul piano retributivo, l’organizzazione e la cultura organizzativa”, ha detto D’Ameli.
L’ingegnera Diana Bonfanti dell’Acquedotto Pugliese ha invece evidenziato l’importanza della Policy di genere dentro l’organizzazione dell’azienda idrica regionale.
Acquedotto Pugliese si impegna a strutturare un piano di welfare aziendale con un’attenzione specifica alle politiche di pari opportunità. In particolare per consolidare servizi di welfare familiare e valorizzazione della genitorialità; consolidare e mantenere politiche di work life balance e di lavoro flessibile e favorire processi di accompagnamento al rientro in azienda dopo lunghi periodi di assenza (maternità, paternità, malattia).
“La certificazione per la parità di genere UNI PdR 125:2022 attesta che Aqp ha implementato un sistema di gestione in cui vengono garantite equità delle retribuzioni, parità nei processi di selezione e organizzazione del personale, pari possibilità di crescita di carriera, prevenzione di ogni forma di abuso fisico, verbale e digitale sul luogo di lavoro, conciliazione dei tempi vita lavoro, tutela della genitorialità e del lavoro di cura”, ha osservato l’ingegnera.
Si occupa di welfare aziendale la dottoressa Annalisa Sarni, consulente welfare del Gruppo Generali a Foggia. Nella nuova legge di Bilancio approdata in Parlamento, tra le varie misure fiscali, c’è la non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente, entro il limite complessivo di 1.000 euro, del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati (e non solo) ai lavoratori e la riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività.
Altro tema centrale del convegno è stato il congedo delle donne lavoratrici vittime di violenza. Il coordinamento donne Ugl ha firmato per alcune realtà lavorative foggiane interne al contratto di lavoro dei Chimici un congedo che sarà di 6 mesi per le donne in stato di protezione.
Di questo e dell’opportunità di legare il congedo solo alla permanenza in una casa rifugio, hanno discusso Francesca Vecera di Opzione Donna, Daniela Gentile coordinatrice del Cav di Manfredonia gestito dal Consorzio Opus, Pio Bondanese del Consultorio La Famiglia, Gianni Finizio dell’Aps 5 Porte Storiche di Lucera, che si occupa di recuperare tempo libero per le donne lavoratrici, e Agostino di Cio de La Coperta, che ha recitato un reading con le confessioni di un uomo maltrattante.
Le conclusioni sono state affidate al segretario nazionale della Ugl Chimici Eliseo Fiorin. Sono tante le cose da fare per abbattere definitivamente le disparità di genere.