Due lavoratori in nero nel locale “Al Gelso” di Lucera. Un blitz degli ispettori del lavoro ha fatto luce sull’organizzazione dell’attività del consigliere regionale Antonio Tutolo, ex sindaco e candidato consigliere a Foggia con Giuseppe Mainiero. Il locale, un agriturismo immerso tra gli ulivi a ridosso della città, è stato aperto alla fine di giugno 2023, con tanto di post di annuncio sui social del politico con la passione per la cucina (decine di video-ricette durante la pandemia Covid gli hanno reso una popolarità enorme, poi confluita nel successo alle Regionali).
Nei giorni scorsi, presentatosi tra i quartieri di Foggia, aveva dichiarato: “Ho scelto la parte che più di tutti, secondo me può essere in grado di dare a Foggia una speranza fatta di legalità, onestà e competenza“. Le sue uscite sulla legalità e la sicurezza sono ormai notorie, sul web si contano centinaia di interventi. Anche sul lavoro, una delle piaghe della provincia. Nell’agosto del 2020 venne intercettato da La7 nell’approfondimento “Un nuovo scandalo, i furbetti della cassa integrazione”.
Tutolo, interrogato sul bonus da 600 euro, rispose: “Sin dall’inizio ho detto che lo avrei chiesto e lo avrei usato per l’emergenza. Sapete quante volte ho messo la mano in tasca durante l’emergenza? Non lo dico altrimenti mia moglie mi spacca la testa, e farebbe bene”.
90 giorni per pagare la maxi sanzione
Secondo la norma, il politico avrà 90 giorni per pagare la maxi sanzione. Poi ci sarà la necessità di regolarizzare la posizione lavorativa dei dipendenti per almeno 3 mesi (l’alternativa è un contratto a tempo indeterminato, che farebbe ridurre l’importo per la sanzione). Peraltro, con il governo Meloni nel 2023 c’è stata una ulteriore stretta al lavoro nero, con l’obiettivo chiaro di scovare tutti quei datori di lavoro che impiegano dipendenti privi di regolare contratto (e di conseguenza privi di tutela).
L’importo della sanzione viene calcolato in base ai giorni effettivi di lavoro per ciascun lavoratore irregolare. L’esborso per il datore è stato ulteriormente aumentato dalla recente Legge di Bilancio 2020, pertanto ora le nuove sanzioni per il lavoro nero sono: da 1.800 euro a 10.800 euro: per ogni lavoratore irregolare fino a 30 giorni di impiego effettivo; da 3.600 euro a 24.600 euro: per ogni lavoratore irregolare con impiego effettivo compreso tra 31 e 60 giorni; da 7.200 euro a 43.200 euro: per ogni lavoratore irregolare con impiego effettivo superiore a 60 giorni. In soccorso del datore di lavoro, infine, c’è lo strumento della diffida obbligatoria con il quale è possibile mettersi a riparo dal pagamento della sanzione. Questo prevede che il lavoratore venga regolarizzato entro un periodo di 120 giorni con contratto a tempo indeterminato, o determinato (non inferiore a tre mesi). Una volta che il datore di lavoro dimostra l’avvenuta regolarizzazione del contratto incorrerà in una sanzione di misura minima.
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