Ridare dignità a Foggia. È questa la priorità secondo l’ex ministra Teresa Bellanova giunta a Foggia per supportare la candidatura di Maria Aida Episcopo nel campo largo con il sostegno al candidato consigliere Lorenzo Frattarolo, segretario regionale di Italia Viva, in lista con Azione Tempi Nuovi per Foggia. Con lui all’inaugurazione del suo comitato in Corso Vittorio Emanuele oltre alla politica brindisina e alla candidata sindaca, il consigliere regionale Sergio Clemente, fautore del rassemblement e Rosa Cicolella coordinatrice provinciale renziana.
“Il danno di un commissariamento per infiltrazioni mafiose è enorme nel tessuto produttivo, nei servizi, quando arriva il commissariamento c’è una campagna negativa che incide sulle attività economiche – ha detto Bellanova -. Io sono venuta molte volte a Foggia, anche da componente della commissione antimafia, ho ascoltato l’agroalimentare, la magistratura e mi sono resa conto dell’aggressività della criminalità in questo territorio. Non rispondiamo alla criminalità organizzata con slogan ma con una proposta che già di per sé è di alterità, con una donna che ha dimostrato la capacità di tenere insieme e di condividere. Siamo contenti di avere lei a capo della coalizione che ha la capacità di rammendare e ricucire una realtà che è lacerata. Le persone sono portate a rinchiudersi nel loro privato con un commissariamento, a non esporsi. La fatica che noi dobbiamo affrontare è trovare le persone che si sono rinchiuse. Vanno bene i comitati, ma dobbiamo andare a parlare con chi non sa neppure che si va a votare o ha paura di uscire di casa perché non sa chi scegliere. Dobbiamo farlo tutti insieme, io sarò qui a sostenere una coalizione che può testimoniare che si può andare oltre il testosterone dei maschi che stanno in politica. Il bene comune viene prima, abbiamo una generazione che deve ricominciare a sperare, si può cambiare, è difficile, ma dobbiamo metterci in campo. Ad una persona che ha dato tanto al mondo della formazione chi glielo fa fare? Io che ho avuto la fortuna di fare la ministra so che alle volte ti trema la mano ma si deve avere il coraggio di dire sì e di dire no. Fare tutto questo in una città dopo il commissariamento è ancora più difficile. Io dico sempre: scarpe comode e si va. Non dobbiamo risparmiarci con nessuno, dobbiamo chiedere a tutti di scegliere tra quello che c’era e il nuovo. Foggia è sotto i riflettori, saremo tutti misurati. È un buon viatico per tutti gli appuntamenti elettorali futuri”.
Rosa Cicolella, ex presidente delle Pari opportunità della Regione Puglia, ha avuto parole generose: “Ci unisce una militanza antica nella nostra comunità politica, a Lorenzo riconosco il fastidio di ogni minuto, la caparbietà. Ha delle competenze, è strutturato politicamente. Io a Lorenzo affiderei la mia voce in consiglio comunale. Ha bisogno del supporto e della fiducia per trovare un gancio per stare con Marida Episcopo alla guida della città”.
Entusiasta Sergio Clemente. “Ho colto con entusiasmo l’invito di Lorenzo a dare forza a un progetto che viene da lontano. Ho rincontrato sul mio percorso Rosa e Lorenzo. Ci sono state contrapposizioni dure sul nazionale, ma qui siamo andati oltre Roma. Abbiamo spiegato un progetto politico, alle Politiche abbiamo preso l’8 per cento ed è su quell’8 per cento che io Fabiano Amati e Ruggiero Mennea abbiamo voluto ricreare una area politica. Foggia è diventata un modello, di Foggia hanno parlato a livello nazionale, hanno dato il giusto interesse ad un progetto che parla di questo territorio. Siamo andati oltre la rottura, abbiamo creato un logo mettendo insieme cattolici, popolari, liberali e renziani. Ci saranno i media nazionali su Foggia. Con Maria Aida Episcopo eravamo ad un convegno a San Giovanni e le chiesi: te la senti di fare il sindaco a Foggia. Mi rispose: non so, se me lo chiedono. E gliel’ha chiesto tutto il campo largo, dietro il suo nome tanti sono scesi in campo. Abbiamo bisogno di dare una prospettiva ai nostri giovani. Accanto a Maria Aida dobbiamo esprimere persone capaci. Dobbiamo sostenerle. L’ultimo consiglio comunale è stato davvero pietoso, il peggiore di sempre e lo dico avendone fatto parte. Questi ultimi giorni dobbiamo darci da fare, abbiamo bisogno di dare una nuova voce al consiglio comunale”.
Da parte sua il candidato si è concentrato sui temi economici e legalitari: “Abbiamo trascorso mesi impegnativi, non è stato un percorso lineare – ha esordito Frattarolo davanti a diversi amici tra cui Giorgio Mercuri e l’ex dirigente Mimmo Dragonetti -. Era una situazione emergenziale, non sono molti i capoluoghi sciolti per mafia. Servivano un impegno e una attenzione diversa. Noi abbiamo iniziato un percorso 3 mesi fa, partecipando ad incontri con forze politiche con cui spesso ci troviamo in disaccordo, ma i temi declinati sul piano locale sono diversi. Foggia ha bisogno di sicurezza, le attività hanno bisogno di avere la sicurezza di non essere vessate da richieste indebite. La sicurezza anche stradale, chi ritorna a casa di notte si trova in mezzo ai gran premi. Con la fine del Salva Enti, la città finalmente può gestire delle risorse. Mongelli ha salvato Foggia”.
Forte la stoccata a Raffaele Di Mauro: “Perché il sistema di videosorveglianza non è stato potenziato? Il centrodestra non ce lo ha spiegato. Noi dobbiamo dare risposte sull’inclusione sociale. Nel mio lavoro di commercialista ho proposto ad alcuni imprenditori di investire in zona Zes, ma il rischio ambientale è percepito così alto che nessuno ne vuol sentire parlare. Il rischio talvolta è sovradimensionato perché esiste anche chi fa impresa con successo. Ma chi fa le cose buone vuole stare sotto i radar, vive sottotono. La criminalità è un alibi per non rilanciare l’immagine della città. Il fatto che le persone non si vogliono avvicinare fa male”.