Un intero territorio, quello dei Monti Dauni, a sostegno di Lucera Capitale Italiana della Cultura 2026. Nella città sveva continuano gli incontri per completare il dossier da inviare a Roma entro il 27 settembre. Entro il 15 dicembre la presentazione della lista con le 10 finaliste. Intanto si è svolta un’altra giornata partecipativa con oltre 250 persone e 28 sindaci.Una giornata di ascolto e co-progettazione per raccogliere proposte per lo sviluppo della città, del territorio dei Monti Dauni.
“Sono straordinariamente felice – ha spiegato il sindaco Giuseppe Pitta – nel vedere come la comunità di Lucera e dei Monti Dauni abbia risposto a questa chiamata. Abbiamo registrato un risultato che è andato oltre ogni aspettativa, insieme abbiamo scritto una pagina di storia e di partecipazione. A prescindere dal risultato, che speriamo possa essere il migliore per la nostra città candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026, possiamo dire di avere già vinto perché stiamo costruendo un percorso partecipato, fatto di ascolto, confronto e dialogo. Partendo da qui avremo una progettazione culturale, per l’intero territorio di Lucera e dei Monti Dauni, da spendere nei prossimi anni”. Lucera è l’unica città della Puglia candidata. E per promuoverla a livello nazionale i sindaci hanno pensato di coinvolgere alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura di questo territorio. Da Renzo Arbore a Michele Placido, a Alberto Gifuni, Alessia Marcuzzi, Pierfrancesco Favino.
“Oggi si è innescato un processo fondamentale per la comunità di Lucera e dei Monti Dauni che ha accettato la sfida di partecipare attivamente alla costruzione di un progetto culturale di ampio respiro. Dai tavoli sono emersi temi come la mobilità, le infrastrutture e i giovani, segno che la Capitale della Cultura non è un insieme di eventi ma è un processo di sviluppo territoriale”, ha sottolineato Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura.