C’è più di un punto che ha indotto, in questi giorni, il Comune di Foggia con il suo servizio Avvocatura a presentare il ricorso contro la recente sentenza emessa dal Tribunale di Foggia, che condanna l’Ente al pagamento di oltre due milioni di euro per l’annosa causa sul Teatro Giordano.
“L’Avvocatura comunale, forte di approfondimenti giuridici contabili e puntuali convincimenti amministrativi – riporta una nota del Comune -, ha proposto appello a quella sentenza di primo grado che appariva ben meritevole di una rilettura dei fatti e degli atti relativi rimettendo con assoluta, ponderata e convinta fiducia ad altri e diversi giudici il giudizio di merito di più alto grado”.
Secondo il giudice la ditta ha subito un danno e va risarcita, ma le carte in possesso dell’Ente potrebbero dire il contrario.
Ci fu realmente ultimazione dei lavori nel 2009? È su questa domanda che si fonderebbe il ricorso dell’amministrazione oggi guidata dal commissario Vincenzo Cardellicchio.
Anzitutto c’è un verbale dell’aprile 2012 sottoscritto anche dall’appaltatore, dal quale, come ha ricordato l’allora assessore al ramo Pippo Cavaliere, si evince che l’impresa, dal 2009, a distanza di ben 3 anni dal 2009 non aveva ancora consegnato le dichiarazioni di conformità e le certificazioni dei vigili del fuoco. Anche la Commissione di Vigilanza un anno primo attestava che i lavori non erano stati ancora ultimati e che erano stati realizzati in difformità del progetto.
A prova del fatto che il teatro non era pronto ci sarebbe anche il subappalto sottoscritto dalla ditta appaltatrice per il completamento degli impianti.
Nel fascicolo del Comune sono presenti inoltre le relazioni del dirigente del settore Lavori Pubblici e del direttore dei lavori, secondo cui i lavori erano tutt’altro che completati, oltre che una comunicazione dell’Anac, datata 2014, che rimbrottava il Comune di Foggia per la mancata risoluzione del contratto d’appalto a causa delle numerose inadempienze dell’appaltatore, tra cui la ritardata ultimazione dei lavori. Insomma il materiale per il ricorso non manca.