Nervi sempre più tesi a Manfredonia. Al centro della querelle ci sarebbe ora il dirigente Giuseppe Di Tullo (al momento in ferie) a cui sarebbe stato chiesto di rientrare il 28 agosto, probabilmente lo stesso giorno del sindaco Gianni Rotice.
Di Tullo, dimissionario dalla nomina a dirigente (presentò le dimissioni dopo il caso Pubblica illuminazione che portò alla revoca dell’assessore Angelo Salvemini), non avrebbe nessuna intenzione di rientrare, viste anche le recenti accuse dell’ex sindaco Riccardi per non aver preso provvedimenti in merito agli abusi del podere 20 di Siponto, l’ormai nota villa abusiva di Rotice.
Di Tullo non vorrebbe che fossero scaricate su di lui tutte le grane di questa nefasta amministrazione comunale, al centro di una marea di ambiguità e conflitti d’interesse. Il Comune, però, non ha ancora provveduto a nominare un nuovo dirigente e non avrebbe nemmeno diramato una nota di rigetto delle dimissioni di Di Tullo.
Intanto avanza l’eolico offshore
Nel frattempo, l’opposizione torna alla carica sulla possibile invasione di pale eoliche off-shore. “Mentre il termine ultimo del 24 agosto è ormai giunto, l’amministrazione comunale guidata da Gianni Rotice sembra essere immobilizzata di fronte alla minaccia imminente di un’invasione di centinaia di pale eoliche off-shore nel Golfo di Manfredonia – lo afferma la consigliera Maria Teresa Valente -. L’inerzia politica è palpabile e le potenziali conseguenze di questa mancanza d’azione potrebbero essere disastrose per l’intera comunità.
Sull’albo pretorio si susseguono incessantemente le richieste di privati alla conquista del Golfo e giovedì 24 agosto scadono i termini per opporsi o presentare osservazioni al’azienda Seanergy s.r.l., che ha avanzato una richiesta per ottenere una concessione demaniale marittima di 40 anni per realizzare e gestire un impianto eolico off-shore denominato ‘Gargano Sud’. L’area di progetto si estenderà su un’ampia superficie di 75,48 km² nel Golfo di Manfredonia. Eppure, nonostante l’enorme impatto che questo ed altri progetti potrebbero avere sull’ambiente, sul turismo, sull’industria della pesca e sulla navigazione in generale, l’amministrazione comunale resta sorprendentemente in silenzio.
È difficile non notare l’assurdità della situazione. Mentre l’Unione Europea stessa esprime preoccupazioni sull’impatto negativo degli impianti eolici off-shore, il Comune di Manfredonia sembra ignorare completamente questi rischi imminenti. E così, ben dieci progetti con centinaia di aerogeneratori stanno minacciosamente avanzando (come si evince dall’immagine del sito specializzato 4C Offshore), pronti a trasformare il Golfo in un labirinto di pale rotanti.
In questa triste commedia, il mio ruolo è scomodo. Come una novella Cassandra, cerco di svegliare l’amministrazione e il sindaco dal loro sonno profondo. Ma forse, come nel mito, le mie parole troveranno ascolto solo quando sarà troppo tardi – conclude Valente -. E Manfredonia, il suo Golfo e il suo destino, saranno condannati da scelte fatte nel silenzio dell’inerzia”.