C’è anche il giovane bagnino dello stabilimento balneare tra i 7 indagati dalla Procura della Repubblica di Foggia nell’ambito dell’inchiesta sulla tragica morte del bambino di soli sei anni, Dario Brinzan (in foto) avvenuta mercoledì scorso su una spiaggia di Margherita di Savoia durante un campo estivo.
Il nome del ragazzo, S.D., compare infatti nell’avviso di garanzia che è stato notificato negli scorsi giorni dai carabinieri in occasione dell’autopsia.
La pm Dominga Lucia Petrilli, ha iscritto nel registro degli indagati tutti coloro che potrebbero aver avuto un ruolo nella drammatica vicenda: così come ipotizzato in un primo momento dal medico legale, il professor Luigi Cipolloni, pare che il piccolo non sia deceduto per annegamento.
Contattato telefonicamente il legale del giovane bagnino, l’avvocato Roberto de Rossi, quest’ultimo ha testualmente dichiarato: “Attendo il deposito della consulenza autoptica e lo sviluppo delle indagini. Ho parlato a lungo con il mio assistito, profondamente scosso e dispiaciuto per quanto accaduto, ma altrettanto profondamente convinto di essere intervenuto immediatamente e di aver posto in essere tutte le manovre di rianimazione, sollecitando a più riprese anche la chiamata dell’ambulanza, intervenuta infatti poco dopo”.
Sulle motivazioni per le quali il bagnino risulti, però, comunque tra i 7 indagati, de Rossi non ha dubbi: “Un atto dovuto”.
Sarà Cipolloni ad accertare ogni aspetto in ordine alla causa della morte e, fino al deposito della consulenza medico legale, previsto fra 60 giorni, non si avrà alcuna certezza su questa tragedia.