“Il segretario regionale della commissione per il patrimonio culturale del Ministero della Cultura, Maria Piccareta, ha notificato il provvedimento con il quale l’immobile Villa Rosa, storica struttura a pochi chilometri da Manfredonia, a seguito della verifica ex art. 12 comma 2 del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, è stato sottoposto alle disposizioni di tutela di cui al predetto Decreto Legislativo”. Lo rende noto l’Asp Smar in una nota.
Villa Rosa è un pezzo di storia in riva al golfo. Ubicata nell’omonima contrada, la villa è confinante con via Scaloria e la strada provinciale 57. Fu costruita nel 1928, per volere del cavalier Vincenzo D’Onofrio, nato a Foggia nel 1887, come omaggio a sua moglie Rosa Longo, alla quale venne dedicata. La costruzione fu progettata dallo stesso d’Onofrio e portata a compimento nel 1940, quando la moglie Rosa era ormai scomparsa prematuramente nel 1935.
Oggi, dopo anni di abbandono, ecco la novità: il provvedimento di tutela fa seguito all’analisi documentale, verifiche d’ufficio e del contesto mediante sopralluogo ispettivo eseguita diligentemente dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio perle Province di Barletta – Andria – Trani e Foggia nelle persone dalla Soprintendente Anita Guarnieri, il funzionario storico, Maria Concetta Di Micco con il supporto tecnico ALES, Roberta Elena Gravina.
Il commissario straordinario dell’Azienda pubblica di Servizi alla Persona “S.M.A.R.” che di Villa Rosa è la proprietaria, Giacomo Francesco Forte, approfittando dell’occasione ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È la notizia che aspettavamo ed è una bellissima notizia in un momento che vede l’ASP, insieme a Regione e Comune, lavorare alacremente per trovare una soluzione alla problematica che attanaglia la Casa di Riposo ‘Anna Rizzi’, i suoi utenti, i famigliari e gli operatori con il prezioso contributo delle organizzazioni sindacali. Villa Rosa ce l’abbiamo nel cuore con lo stesso amore, la stessa passione che abbiamo visto negli occhi delle professioniste della Soprintendenza seguire l’intero procedimento giunto a conclusione e alle quali va il nostro più vivo ringraziamento”.
Forte fa sapere che “Villa Rosa adesso deve tornare al suo vecchio splendore e tutti, proprio tutti devono contribuire al raggiungimento di questo risultato. Abbiamo bisogno di tutti, Regione, Comune, Ministero, FAI, artisti, cittadini, studenti attivi in questi giorni sul fronte crowdfunding per gli anziani, proprio di tutti. Vi invito a visitare questi luoghi virtualmente, perché in presenza non è possibile per questioni di sicurezza e faccio appello al buon senso di chi incurante degli avvisi di pericolo, sfida lo stesso, anche violando le norme della proprietà privata e mettendo a rischio la propria e altrui incolumità. Vi invito a visitare la pagina facebook della Soprintendenza con le sue foto esplicite, il sito-storytelling che con i pochi mezzi a disposizione ha realizzato l’ASP (https://progettovillarosa.wixsite.com/2021), il sito della FAI (https://fondoambiente.it/luoghi/villa-rosa-manfredonia?ldc) e quello di tutti coloro che hanno voluto raccontare questa fantastica storia. Vi invito a fermarvi un attimo su quello che è stata Villa Rosa, a fermarvi su quello che è ora, ma soprattutto quello che potrebbe essere domani”.
Infine l’invito in particolare al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e a quello per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto. A tutti i rappresentanti istituzionali e politici del territorio, ai media, tanto preziosi: “Permettete a Rosina e questa volta anche a Vincenzo di ritornare a sorridere dal cielo perché il loro sorriso altro non è che il premio che i cittadini di questa terra sognano” (Cit. Dedica del cav. D’Onofrio alla sua Rosina).