“La riqualificazione del centro storico con la ristrutturazione implica una conservazione dell’esistente, mantenendone intatta l’architettura e la sua storia in un paese come Monte Sant’Angelo che ricordiamo ha ben oltre 1500 anni di storia per cui la sua tutela e conservazione dovrebbe essere la stella polare per qualsiasi intervento, mentre negli anni abbiamo assistito alla sostituzione della pietra calcarea di Monte di cui sono costruite tutte le case, le strade, i vicoli, le piazze, le scalinate del centro storico, il campanile ottagonale e la stessa facciata della basilica di San Michele Arcangelo con una ben fredda e discutibile pietra di Apricena che ne va a deturpare e snaturare la bellezza e la sua tipica architettura urbanistica e storica”.
Così una nota dell’associazione Arci Nuova gestione di Monte Sant’Angelo che interviene sull’acceso dibattito in corso nella cittadina micaelica a proposito dei lavori di rifacimento della cosiddetta gradinata del centro storico di Monte Sant’Angelo commissionati dall’amministrazione comunale e finiti nell’occhio del ciclone dopo la presentazione pubblica dei lavori di riqualificazione.
“Siamo e restiamo fermamente contrari a qualsiasi ulteriore intervento distruttivo effettuato con queste modalità, perché, è inutile giraci intorno, basta guardare la villa comunale di come è stata stravolta e lo stesso vale per la piazza antistante la Basilica di San Michele Arcangelo ed altri lavori svolti e che stanno per iniziare a ridosso della stagione estiva con tutti i disagi del caso che andranno ad impattare anche nei flussi turistici con disagi anche rispetto alle strutture di accoglienza stesse. Se questo è il “modus operandi ne siamo totalmente contrari” conclude la nota dell’associazione Arci Nuova gestione di Momnte Sant’Angelo.