Servirà un traduttore del dialetto sanseverese per fare luce sul giallo di Lauretta Toffoli, la 74enne uccisa nel suo appartamento a Udine. Il sospettato è Vincenzo Paglialonga, 41 anni, originario di San Severo, rinviato a giudizio per questa vicenda. Gli inquirenti hanno necessità di tradurre alcune conversazioni intercettate tra l’indagato e la madre, per questo motivo il tribunale friulano ha dato incarico ad un esperto di trasporre in italiano le captazioni. Stando alle cronache locali, Toffoli sarebbe stata uccisa con 36 coltellate nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2022.
Numerosi, secondo il resoconto di friulioggi.it, gli elementi che portarono al fermo di Paglialonga, a partire dalle testimonianze di alcuni condomini. Qualcuno avrebbe visto entrare l’uomo nell’appartamento della vittima. Poi ci sono i due televisori spariti dall’abitazione della donna che sono stati ritrovati a casa sua, ma il 41enne ha spiegato di averli acquistati in precedenza dalla stessa Toffoli. Sul volto dell’uomo sono stati trovati alcuni segni di colluttazione ma Paglialonga si è giustificato dicendo che se li sarebbe procurati precedentemente, durante una rissa in carcere. Infine, resta l’incognita sul braccialetto elettronico per capire se l’orario in cui lo ha tolto sia coincidente con quello della morte della povera anziana.