Richiesta di rinvio a giudizio per 22 persone nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di voti a Foggia. La gup Valente ha fissato udienza preliminare per fine settembre 2023. Tra gli indagati Ludovico Maffei, imprenditore che per anni ha gestito il servizio di bidellaggio a Foggia e suo figlio Danilo, ex consigliere comunale di maggioranza.
Rischiano il processo anche Gianluigi De Vaire, Giuseppe Moffa, Maria Coda, Matteo Trisorio, Alessia Titucci, Anna Maria Consiglio, Aldo Carella, Valentina D’Onofrio, Pasquale Giuseppe Panunzio, Franco Panunzio, Ettore D’Antonio, Davide Racioppo, Benvenuto Fabrizio Racioppo, Rosa Alba Trosorio, Adele Campanile, Katia Maria Martella, Antonella Giordano, Pasquale Carella, Fatima Palladino e Ciro Coda.
Secondo l’impianto accusatorio, il voto di scambio sarebbe avvenuto alle Regionali del 2020 quando il giovane politico avrebbe “direttamente o per interposta persona” offerto ad alcuni degli indagati denaro o altra utilità per ottenere il voto. Tra le accuse anche quella di aver scattato foto nella cabina elettorale per mostrare la preferenza espressa nei confronti di Maffei. Nella lista degli indagati figurano anche coloro che avrebbero fatto pressioni per conto del candidato foggiano.
Ludovico Maffei, invece, è accusato di aver minacciato una sua dipendente della cooperativa Astra “per costringerla a falsificare il verbale delle operazioni elettorali del Comune di Foggia del seggio in cui la donna era presidente in modo da far risultare che il proprio figlio avesse conseguito quaranta voti e non già quattro”. In caso contrario non le avrebbe fatto “proseguire il rapporto di lavoro” con la cooperativa in questione.
Sono in tutto quattro le persone offese, presunte bersaglio di minacce e pressioni per portare voti al politico. La vicenda è nelle mani dei sostituti procuratori Roberta Bray ed Enrico Infante che seguono anche il processo agli ex amministratori comunali tra cui l’ex sindaco Franco Landella per un sospetto giro di tangenti al Comune di Foggia.
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