L’ipotesi è di creare una cooperativa di lavoratori, a cui garantire il marchio, e farsi carico della gestione operativa. Ci stanno pensando i 67 lavoratori della Dopla di Manfredonia, la fabbrica nata con i fondi del Contatto d’area, che fino a qualche settimana fa produceva plastica monouso. Questa mattina al presidio sono arrivati il presidente della Task Force Lavoro, Leo Caroli e il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo.
Evidentemente non ci sono acquirenti, e l’unica strada percorribile è quella della cooperativa. Ma sono d’accordo i dipendenti? Sono disposti a rischiare? O preferiscono portarsi a casa 15 mila euro netti attraverso la Legge 411 e pensare ad altro? “Vogliamo capire meglio come si arriva a costituire una cooperativa – ci racconta Luigi Linergolis, Rsu della Cgil. Valuteremo e decideremo se questa ipotesi è fattibile. Siamo davanti ad un bivio. Capire se perseguire la strada della conciliazione della 411 o andare verso il fallimento. Noi vogliamo continuare a lavorare”. “Non è semplice passare da semplici operai ad imprenditori – spiega Carmelo Rollo -, capisco la paura e lo scetticismo dei lavoratori. Cercheremo di capire meglio la loro volontà attraverso il confronto. E’ una grande opportunità”.
In caso di cooperativa, il primo socio sovventore sarebbe il sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice. “Certo, e con me mi auguro anche altri imprenditori del luogo. Per me l’idea di una coop è l’unica via d’uscita da questa crisi, anche perchè acquirenti seri non ci sono mai stati”. Il presidente della task force regionale per l’occupazione, Leo Caroli, è convinto che questa oggi è l’unica strada. “Dobbiamo fare capire l’oro l’importanza di costituire una cooperativa per gestire in proprio la loro azienda. Dobbiamo evitare la dismissione dello stabilimento, evitare che tutto venga scippato dai trevigiani e che si continui a produrre a Manfredonia”.