A volte l’amore non basta: questa frase calza a pennello per descrivere anche il rapporto tra cane e padrone. Chi sceglie di prendersi cura di un cane pensa – la maggior parte delle volte – che l’affetto e le cure basilari siano sufficienti per instaurare un rapporto proficuo con il proprio animale domestico. A volte è proprio il troppo amore – basti pensare a coloro che trattano l’animale come un essere umano – che invece provoca danni: il padrone non si sofferma abbastanza su quelle che sono le reali esigenze dell’animale. E così si ritrova a combattere contro comportamenti aggressivi inspiegabili, o, il più delle volte, a gestire inconvenienti poco piacevoli dovuti ad un cane stressato. Una situazione che è peggiorata anche in seguito al lockdown dove tante sono state le adozioni inconsapevoli. È in questo contesto che si inserisce la figura professionale di educatore cinofilo: abbiamo voluto saperne di più intervistando Daniela Tibollo. Alla base della sua scelta c’è un grande amore per gli animali e tutta una serie di esperienze utili maturate nei settori trasversali come il volontariato presso i canili, le pensioni per cani e le attività di dog sitter e taxi dog.
Poi il percorso di studi certificato: Daniela ha conseguito il diploma di educatori cinofili presso l’Insca (Istituto Nazionale Studio Comportamento Animale) di Ancona, studiando con i grandi esponenti della cinofilia italiana. Si è poi iscritta all’Apnec (Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili) oltre ad essere certificata anche come Addestratore Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana).
GLI EVENTI GRATUITI | Daniela è operativa nel suo campo ma ha all’attivo anche tante collaborazioni con altri professionisti del settore con cui sta promuovendo una serie di iniziative gratuite per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di questa figura e anche sull’importanza dell’educazione del cane. Tra queste, le Giornate di Formazione con per il randagismo e le normative vingenti con Terry Marangelli volte a sensiblizzare la cittadiananza sui comportamenti da adottare nei confronti dei cani randagi. Ancora, la formazione gratuita con Raffaella Montrano Cinofilia 2.0, la due giorni dedicata alla comunicazione canina. Grande successo anche per l’iniziativa “La Passeggiata Urbana” con i cani così come Giornata per le adozioni dei cani del rifugio che conquista sempre il cuore dei foggiani sensibili alla tematica dell’abbandono. Al momento è attivo un ciclo di incontro dedicato ai cuccioli per la comunicazione al guinzaglio in collaborazione con Raffaella Montrano e Alessandra Sala.
Come ti sei avvicinata a questa professione?
Ho sempre amato gli animali e possiedo dei cani, così ho iniziato ad interessarmi all’etologia e alla psicologia canina. Ho iniziato a leggere articoli e interventi di altri educatori, e mi sono detta che era ora che ne sapessi anche io di più.
Qual è la situazione per chi svolge la vostra professione nel territorio locale?
A differenza del nord o centro, la nostra professione qui è ancora molto incompresa, anche dagli stessi “cinofili” di canile o proprietari di animali: eppure il nostro è un lavoro importantissimo anche come supporto per i canili stessi e i rifugi. Al momento, si lavora in maniera incostante perchè c’è ancora tanto da fare per far conoscere questa figura. E’importante anche la rete di collaborazioni e contatti che stiamo costruendo con i professionisti dei settori affini.
Qual è il valore aggiunto di far seguire il proprio cane da un educatore cinofilo?
L’ideale sarebbe contattare un educatore cinofilo prima di adottare un cane o comprarlo per fare una scelta consapevole: è fondamentale scegliere un cane adatto al proprio stile di vita. E’consigliabile affrontare un percorso educativo con il cucciolo per poter “sfruttare” le sue fasi sensibili di crescita ed evitare problemi futuri.
Qual è la situazione più particolare che ti è capitata finora?
Sono tutte situazioni particolari ed interessanti. Ogni proprietario mostra quanto sia facile il fraintendimento in una relazione con il proprio cane. Ogni proprietario pensa di capire e fare ciò che sia giusto per il proprio cane, anche se magari non è così. Tutti i proprietari hanno delle aspettative, raggiungibili o no. Se ci si rimbocca le maniche, con pazienza e costanza, si possono ottenere dei buoni risultati.
Cosa consiglieresti a chi desidera avvicinarsi a questa professione?
Consiglierei di studiare seriamente, di formarsi e seguire dei corsi, di vivere a contatto con i cani e guardarli interagire tra di loro e con le persone.
L’educatore cinofilo può essere una figura alla portata di tutti i proprietari?
Bisogna essere consapevoli che il cane è anche un impegno economico per tutte le esigenze che presenta: anche l’educazione o i futuri sport rientrano nelle “spese” da considerare. Parlando in questi termini, l’educazione resta comunque un investimento e non una perdita. Così come il tempo e l’impegno dedicato al proprio animale. L’educatore è un professionista, quindi le classi hanno un costo, ma sono comunque costi che si possono affrontare, perché l’educazione cinofila è per tutti. Voglio comunque ringraziare tutti coloro che mi hanno scelta perchè hanno creduto nell’importanza di questa figura e mi consentono di crescere professionalmente.