Il pianto, i tulipani e quei soldi raccolti a caso. I dubbi di Selvaggia Lucarelli sul foggiano Savino

Il contadino è finito persino sul Tg1 delle 20 ma per la nota blogger qualcosa non quadra. “D’altronde costa meno fare un paypal in 3 minuti che informarsi per 10 minuti”

Una clamorosa attenzione mediatica per i tulipani di Giuseppe Savino, il contadino foggiano che ieri ha pianto disperato a favore di cellulare davanti al suo campo distrutto dalla grandine. Articoli sulle maggiori testate nazionali e persino un servizio sul Tg1 delle ore 20. Ma nessuno che si sia fatto due domande su Savino e sul suo mondo fatto di fiori, zappe e cascine. Uno che di comunicazione ne sa e vanta ottimi rapporti con i media e con la politica. I suoi progetti sono anche stati sostenuti a livello regionale.

Ieri, dopo pochissime ore dal “video virale”, è partita una raccolta fondi su una nota piattaforma dove Giuseppe Savino e il fratello Michele hanno chiesto aiuto (soldi) per restituire “bellezza” a questa terra martoriata e ripristinare il campo di tulipani. Il tetto massimo iniziale era di 15mila euro ma la raccolta è arrivata fino a 28.329 euro (!), poi è stata sospesa. 

Del caso se n’è occupata Selvaggia Lucarelli che da tempo ha posto la sua attenzione sul “sistema” delle raccolte fondi online. “Ieri è diventato virale il video straziante di un contadino che piange davanti al suo campo di tulipani danneggiato dalla grandine – scrive la nota giornalista -. Il famoso video che ha commosso il web, ripreso poi da tutta la stampa nazionale. Immediatamente è partita l’immancabile raccolta fondi! Ma cosa sapevate di questa storia quando avete donato soldi? Giuseppe e Michele Savino sono i creatori del format ‘Tulipani di Puglia’ nella loro azienda florovivaistica Cascina Savino, due anni fa hanno piantato migliaia di tulipani per portare la bellezza nel loro territorio, certo, ma anche per avviare un’attività commerciale. L’evento atmosferico che si è abbattuto nel Foggiano non è esattamente un’eccezione e il buon Savino, agricoltore, conosce bene il rischio. Lo conosce così bene che guardate un po’ cosa era successo nel 2021″. Lucarelli posta un appello di Savino che chiedeva a tutti di stargli vicino dopo che una gelata aveva danneggiato il campo. “Stesso copione: Savino piangeva. Nel frattempo moltissimi altri contadini e tante aziende avevano subito danni, ma poveri tulipani e basta. C’è però un altro particolare: furono raccolti dei bei soldi”.

Poi Lucarelli continua: “Ora naturalmente è partita la gara a donare e per ragioni come al solito incomprensibili non solo non ci si informa prima sulla reale necessità (chi dice che hanno bisogno di soldi? Chi ha quantificato il danno?), ma si supera la cifra prestabilita e si va avanti a raccogliere soldi a caso. Se per due anni su tre i tulipani vengono distrutti dal maltempo, forse bisognerebbe valutare l’idea di una serra. O di un’assicurazione. E poi il buon Savino attinge da fondi ministeriali/regionali o fa tutto da solo? Questa è la sua unica attività? Ecco, a me piacciono le storie romantiche con lacrime e fiori, però l’empatia disinformata è peggio della grandine. Alla fine che siano le uova di Pasqua o i tulipani il problema è sempre quello: costa meno fare un paypal in 3 minuti che informarsi per 10 minuti e i giornalisti figuriamoci se approfondiscono“.

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