
Svolta nella corsa al Rettorato dell’Università di Foggia. Il medico Gaetano Serviddio che ai nastri di partenza era dato tra i favoriti, ritira la sua candidatura in vista del secondo turno di votazioni previsto per il 23 marzo.
Lo annuncia lo stesso Serviddio anticipando in una lettera che sosterrà Lorenzo Lo Muzio, giunto con lui alle spalle di Donatella Curtotti (Giurisprudenza). “In perfetta coerenza con le volontà largamente espresse dall’Area Medica nel corso dell’assemblea convocata dal preside Prof. Vendemiale lo scorso 9 marzo – scrive Serviddio -, nelle ultime ore ho incontrato il Prof. Lorenzo Lo Muzio per analizzare i risultati delle urne e stabilire una linea di condotta per la votazione del prossimo 23 marzo. Dopo un’attenta valutazione, e nella ferma reciproca convinzione che il rettore non può essere determinato sulla base di sommatorie di voti o soltanto in ossequio ad accordi elettorali, ho deciso di dare pieno sostegno al Prof. Lorenzo Lo Muzio”.
Poi spiega: “La mia decisione permette di raggiungere l’obiettivo tanto atteso di poter avere finalmente un rettore di Area Medica e allo stesso tempo è fondata sul convincimento che questo mio gesto possa rappresentare l’inizio di un nuovo cammino per il nostro Ateneo. In accordo con il collega Lo Muzio, l’intesa raggiunta rappresenta un traguardo importante perché supera la logica per la quale sono gli interessi specifici a determinare le scelte: non devono essere soltanto le appartenenze a fornire gli indirizzi di governo ma, piuttosto, è sulle convergenze programmatiche che occorre lavorare per fare sintesi e favorire, costantemente, la ricerca di condivisione e partecipazione. Le nostre visioni si sono scoperte complementari, al punto che la fusione delle mie idee programmatiche con le sue, le risorse intellettuali che le hanno pensate, le alleanze finora strette per realizzarle, troveranno spazi e occasioni per esprimersi con la necessaria dialettica ed autonomia”.
Serviddio conclude affermando che la “decisione, naturalmente sostenuta da coloro che sono stati i miei alleati sinora, rafforza la convinzione che questa mia scelta non è una rinuncia perché è strategica al fine di rinsaldare i rapporti nella Comunità e individuare obiettivi intorno ai quali coagulare i più larghi consensi possibili. Sono convinto che gli altri candidati non potranno non considerare il significato di questa mia scelta, apprezzandone il valore come segnale concreto per il buon governo dell’Università di Foggia dei prossimi sei anni”.