La pm della Dda di Bari Bruna Manganelli ha chiesto 4 anni e 2 mesi di carcere per Giuseppe Bruno 24 anni e Roberto Bruno 21 anni, figli di Gianfranco detto “il primitivo”, elemento di vertice del clan Moretti-Pellegrino-Lanza della “Società Foggiana”. Stando all’impianto accusatorio, i due Bruno avrebbero manifestato la propria forza intimidatrice in un noto bar alla periferia di Foggia.
I Bruno – arrestati dai carabinieri a ottobre 2022 per questa vicenda – si sarebbero rifiutati di pagare i cocktail consumati minacciando il barista con frasi del tipo: “Diglielo al padrone tuo: qua comandiamo noi”.
Per Manganelli non sarebbe semplice arroganza ma manifestazione della forza intimidatrice della malavita foggiana. Per questo la pm ha chiesto 4 anni e 2 mesi a testa per “estorsione aggravata dalla mafiosità”. Il processo si sta svolgendo col rito abbreviato davanti al gup di Bari e presto si arriverà a sentenza.
Terrorizzato dai Bruno, il barista confidò ad un conoscente di voler chiudere il locale, cosa che fece per alcune ore.
“Con quel ‘comandiamo noi’ i due imputati lasciarono intendere alla vittima che se non avesse soddisfatto le loro richieste avrebbe subito ritorsioni – recita il capo d’imputazione -. Un’espressione che rimanda a un contesto tipicamente associativo”.
Il barista intercettato disse che i fratelli Bruno “avevano fatto casino. Si siedono, mangiano, bevono e non vogliono pagare. Ho chiuso il bar perché sfasciano tutto, ieri ci hanno buttato i fiori per terra. Quando stanno i Primitivi (dal soprannome del padre) stanno sempre le botte. Se io devo stare soggetto al loro, non mi conviene perché dopo ci vado solo a rimettere: ti distruggono il locale. Io sono a rischio della vita là dentro”. E ancora: “Che posso stare a combattere con le bombe? Il problema è che ti devi sottomettere a loro: o ti sottometti o niente”. (foto archivio)
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