“Tenteremo insieme di recuperare la fiducia di tutti, anche dei 1397 Avvocati astenuti che, un po’ per disinteresse, un po’ per rassegnazione, un po’ per pigrizia, si sono lasciati andare abdicando ad altri decisioni e sorti della loro vita professionale. Forse, con loro, chissà, dopo quasi 30 anni di predominio assoluto dell’Antico, ci proietteremo finalmente al futuro”. È il commento di Luigi Leo dopo la riconferma alla presidenza dell’Ordine di Gianluca Ursitti. “Ho analizzato il voto – ha scritto sui social -, il maggior numero dei votanti sembra aver preferito le direttive delle associazioni forensi fidelizzate alla lista ‘Avvocati insieme’ che, a sua volta, ha ricambiato il favore sorreggendo le candidature espresse da ciascuna di esse (vincono accordi, feste, banchetti, aperitivi ed astensionismo sulla bontà dei programmi). Sono l’unico eletto della lista ‘Gli avvocati in centro’, probabilmente, preferito dai tanti avvocati liberi dal vincolo associativo che riescono ancora a credere nella forza della solitudine e farsi sentire. Consentitemi di abbracciare i miei meravigliosi compagni di squadra con i quali ho progettato una nuova visione dell’Avvocatura mirante al cambiamento, alla rinnovazione ed al ripristino di prestigio, onore e decoro professionali andati”.
Poi aggiunge: “Non sarò io, però, a guidare la prossima campagna elettorale poiché, alla fine di questo prossimo quadriennio, salvo modifiche legislative, mi sarà inibito propormi al terzo mandato consecutivo. D’altronde, due mandati sono più che sufficienti per dare spazio e voce a tutti. Permettete di confidare la mia paura più grande, poter rivivere una futura stagione simile a quella pandemica trascorsa senza poter essere subito istituzionalmente determinante ad arginare umori statali e governativi che dovessero obbligarci a subire discriminazioni e mettere in pericolo la nostra libertà di autodeterminazione. Il Consiglio dell’Ordine di Foggia uscente non brillò certamente quando si trattò di salvaguardare i diritti compromessi di tutti, pure di me Consigliere che preferì subire l’onta dell’assenza obbligata dalle aule giudiziarie e le offese gratuite dei piu’ piuttosto che sottoporsi supinamente al velenoso siero militare.
Sarò, comunque, come sempre, lucido, vigile, preparato e pronto a tutti gli interventi necessari ed indispensabili a proteggere legalità e soprusi di chiunque”, conclude.